Stupratori impuniti, tre processi bloccati nello stesso giorno: «Imputati irreperibili»

Si tratta, spiega Il Messaggero, di un effetto collaterale della riforma Cartabia

Stupratori impuniti, tre processi bloccati nello stesso giorno: «Imputati irreperibili»

Tre presunti stupratori assolti nello stesso giorno, e per lo stesso motivo. Accade a Roma, dove tre uomini accusati di violenza di genere hanno visto altrettante sentenze di non luogo a procedere, perché gli imputati - accusati di tentato stupro, violenza privata, atti osceni in luoghi pubblici frequentati da minori, maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate, erano irreperibili.

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I tre impuniti: di cosa sono accusati

Si tratta, spiega il quotidiano Il Messaggero, di un effetto collaterale della riforma Cartabia. Il primo processo vedeva imputato un romeno di 67 anni, Costantin Marian Saracila, accusato di aver tentato di violentare, nell'arco di quattro giorni, due giovani romane, dipendenti di un salone di bellezza della Capitale: la presunta violenza risale all'ottobre 2019, quando avrebbe afferrato per i polsi una delle ragazze, una 24enne, spingendola verso la grata del negozio. «Mi piaci molto, sono anni che non tocco una donna. Sei molto attraente, non posso farci niente. Ti voglio sc...». Quattro giorno dopo aveva aggredito un'altra ragazza, una 33enne: «È tanto tempo che non tocco una donna... mi piaci». Entrambe le vittime erano riuscite a sfuggirgli, così come un'altra donna, aggredita un mese dopo.

Il secondo caso vedeva imputato un 49enne kosovaro, Safet Xharraj, che il 13 febbraio 2019 era entrato in bagno mentre all'interno c'era una sua dipendente, si era tirato giù i pantaloni e le aveva afferrato il polso: «Così compiendo atti idonei diretti in modo non equivoco a consumare un rapporto sessuale.

Non riuscendovi per la pronta reazione della vittima», scrive la Procura. Nel terzo processo invece un 44enne fiorentino, Silvio H., avrebbe picchiato, minacciato e umiliato la compagna e il figlio di lei, un 11enne: «Non vali niente - le diceva - Tanto ti trovo e ti taglio tutta. Ti ammazzo se chiami l'ambulanza, comunque ti trovo e ti ammazzo».

Prima e dopo la riforma Cartabia

Prima della riforma Cartabia, spiega ancora Il Messaggero​, nel caso l'imputato sparisse dalla circolazione, il processo veniva rinviato ma i termini di prescrizione si interrompevano. invece ora «il giudice pronuncia sentenza inappellabile di non doversi procedere per mancata conoscenza della pendenza del processo da parte dell'imputato» e i termini di prescrizione continuano a correre. Il processo si può riaprire solo nel caso in cui l'imputato viene rintracciato: le forze dell'ordine hanno tempo fino a quando il reato non è prescritto. Una spada di Damocle che non favorisce la giustizia per le vittime.


Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Febbraio 2023, 09:06
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