Stupra la figlioletta e manda video ai pedofili, l'orco scriveva: «Sono il papà». La moglie era ignara di tutto

Emergono nuovi particolari sull'inchiesta choc del pedofilo: l'uomo, un 33enne romano, vendeva foto e video dei suoi abusi sulla figlia piccola

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L'uomo che violentava la figlioletta di meno di due anni e registrava tutto con l'iPhone, per poi condividere foto e video (a pagamento) con una rete internazionale di pedofili, ai suoi acquirenti lo diceva: «Sono il papà». Sono queste agghiaccianti parole che scriveva infatti nella presentazione del suo materiale 'autoprodotto'. Ieri il papà orco, un 33enne romano, è finito in manette in un'operazione che ha coinvolto la polizia postale di Roma e Milano, intervenute in un'inchiesta lampo per salvare la bambina.

Stuprava la figlioletta di due anni e mandava i video ai pedofili: arrestato papà orco

Il pedofilo scriveva: «Sono il papà»

Come racconta Flaminia Savelli sul quotidiano Il Messaggero, il 33enne aveva anche agganciato sui social un ragazzino di 15 anni: a quel punto gli agenti della Postale di Milano, il primo dirigente Tiziana Liguori e il vicequestore Rocco Nardulli hanno fatto scattare l'allarme e con esso le manette ai suoi polsi, in una palazzina di Torre Angela, alla periferia Est di Roma.

«Dietro quelle foto e quei video non c'era nessuna traccia, solo un nickname di fantasia», hanno spiegato gli investigatori.

Per riuscire a individuare l'autore di quelle immagini, la Postale ha confezionato ad hoc uno strumento informatico che ha permesso di superare il muro di anonimato: a quel punto è subentrata la Postale di Roma, che ha completato il lavoro. Il giovane papà è finito in carcere a Regina Coeli per violenza sessuale aggravata, detenzione, produzione e cessione di materiale pedopornografico e adescamento di minorenne.

La moglie era completamente ignara di quello che era successo: lei e la piccola vittima saranno supportate nei prossimi mesi. Analizzando poi i suoi dispositivi elettronici, gli inquirenti hanno poi scoperto che da mesi il 33enne utilizzava Instagram fingendo di avere 15 anni e aveva iniziato a chattare in privato con alcuni ragazzini, con uno in particolare: conversazioni sempre più intime e personali, che hanno fatto credere agli investigatori che il giovane poteva essere la sua prossima vittima. Per fortuna, non ha avuto il tempo di avvicinarsi troppo.


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 13:57
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