Eruzione Stromboli, panico sull'isola: «Dopo l'esplosione nessuno sapeva cosa fare»

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«I turisti sono stati nel panico anche questa volta, perché non sapevano cosa fare dopo l'esplosione. Abbiamo dovuto spiegare alla gente di allontanarsi dal mare e di mettersi nei punti di riparo, perché non c'è nessuna cartellonistica e nessun avviso. Speriamo che dopo quest'ultima eruzione qualcosa si muova e si mettano degli avvisi urgenti». Lo ha detto all'Adnkronos Gianluca Giuffrè, abitante di Stromboli, dopo l'esplosione avvenuta poco prima delle 12.30.

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«Ci aspettavamo questa esplosione, anche se non sapevamo il giorno esatto. Ma avevamo capito che dopo il 3 luglio l'attività del vulcano è rimasta molto alta, ci sono state diverse piccole esplosioni.
E nell'ultima settimana ci sono state molte fuoriuscite di sabbia vulcanica». A dirlo all'Adnkronos è Gianluca Giuffrè, abitante di Ginostra, frazione di Stromboli. «Per l'esperienza che abbiamo noi abitanti dell'isola sapevamo che sarebbe arrivata - dice ancora Giuffrè - Fortunatamente pare che questa volta sia andata meglio del 3 luglio. Ora vedremo se questo incubo è finito o se ci dobbiamo aspettare un'altra esplosione. Stromboli è un vulcano imprevedibile. Ma il peggio è passato. Nella speranza che questo serva ad accelerare l'iter per mettere in sicurezza le persone».

 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Agosto 2019, 13:45
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