Il 15 novembre la troupe era entrata al buio del Parco per documentare lo spaccio nella Montagnola e Brumotti si era finto potenziale acquirente. A un certo punto l'inviato del programma televisivo satirico aveva svelato la sua identità tirando fuori un megafono per denunciare l'accaduto, e fu affrontato, insieme ai cameraman, da un gruppo di stranieri che strapparono le telecamere. Stasera fatto analogo durante un nuovo servizio sullo spaccio di droga nel Parco costruito sull'ottocentesca discarica cittadina (da cui il nome Montagnola), adiacente alla centrale Piazza 8 Agosto che celebra la cacciata degli austriaci.
Questa volta un gruppetto meno nutrito di giovani li ha raggiunti. Ci sarebbero stati contatti, più che altro il giornalista e i teleoperatori sarebbero stati spintonati, una telecamera sarebbe rimasta danneggiata, ma non ci sarebbe stata la rapina degli strumenti televisivi. Uno degli aggressori sarebbe già stato identificato. Nel parco, poco lontano dalla stazione ferroviaria e da Piazza Maggiore, da tempo è presente, ed è al centro del dibattito cittadino, il problema della presenza di spacciatori, soprattutto cittadini centrafricani, molti senza fissa dimora.
Brumotti voleva documentare lo stato in cui versa la Montagnola gridando agli spacciatori di vergognarsi di quello che stavano facendo a pochi passi da una scuola, l'asilo 'Giaccaglia Betti'.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Novembre 2017, 14:03
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