Strage di Erba. Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, due delle quattro vittime della strage dell'11 dicembre del 2006, ha tenuto una condotta diffamatoria «di gravità estrema», con insinuazioni che hanno alimentato la corrente innocentista sull'eccidio, e la denigrazione delle parti offese «già una prima volta stravolte dall'efferato omicidio dei loro familiari, e nuovamente travolte dalla impressionante risonanza mediatica delle infondate accuse a loro rivolte». A scriverlo è il giudice di Como Veronica Dal Pozzo, nelle motivazione della sentenza con cui ha condannato Marzouk a due anni e mezzo per diffamazione aggravata ai danni degli ex cognati, Beppe e Pietro Castagna, che avevano presentato denuncia.
#StragediErba, «da #Azouz brutale compagna diffamatoria». Il giudice: le sue insinuazioni hanno alimentato la corrente innocentista sull'eccidio https://t.co/Hb7cWyGL37
— Leggo (@leggoit) May 8, 2023
Le motivazioni della sentenza di condanna di Azouz Marzouk
Nelle motivazioni, pubblicate da «Il Giorno», il giudice spiega perché ha raddoppiato la richiesta del pm (un anno e tre mesi).
Al giudice è apparso chiaro il riferimento alla famiglia delle vittime e nella sentenza sottolinea lo «speciale disvalore» di questo comportamento sotto due profili: «Non solo che l'accusa provenisse da loro stesso cognato, ma anche e soprattutto che si sia inserita nel fluire di una corrente innocentista e revisionista del processo, risolvendosi in una vera e propria campagna di disinformazione, fatta di sibilline allusioni ed eclatanti denigrazioni, brutalmente lesiva della reputazione dei fratelli Castagna».
Un condotta compiuta «nella consapevolezza della falsità delle accuse loro rivolte».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Maggio 2023, 08:59
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