Leggi anche > Mattarella: «Il dovere della memoria e l'esigenza di verità»
«Avevo quasi 18 anni - scrive nel suo post - e per dedicarmi ancora di più al sogno di fare musica con la mia band, comprare strumenti, impianto audio per i concerti avevo cominciato a lavorare come commesso in un negozio di calzature e abbigliamento di lusso del centro di Bologna: “Beltrami” in via Rizzoli».
«Non avevo ferie e in agosto ero lì - continua - Sabato 2 stavo andando a fare una consegna proprio in fondo a via dell’Indipendenza verso la Stazione. Davvero pochi metri in linea d’aria».
Poi l'esplosione e il grande spavento: «Fui investito dall’impatto senza capire cosa fosse. Un vuoto d’aria. Poi tornando in negozio la scoperta della tragedia. Immensa, indicibile. Le vittime...L’estate non c’era più. C’era solo l’inferno».
Ultimo aggiornamento: Domenica 2 Agosto 2020, 12:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA