Peppino, sfrattato dalla casa popolare chiede aiuto a Storie Italiane: «Sono malato, non so dove andare»

Peppino, sfrattato dalla casa popolare chiede aiuto a Storie Italiane: «Sono malato, non so dove andare»

Storie Italiane torna a parlare di case popolari e sfratti. Eleonora Daniele introduce la storia di Peppino, un uomo di Padova che vive con una pensione di 460 euro a cui però è stato aumentato l'affitto della sua casa popolare e che non riuscendolo a pagare dovrà subire uno sfratto. Intervistato in diretta racconta il suo percorso e non nasconde le lacrime.

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Peppino spiega di aver vissuto nella stessa casa per 10 anni pagando un canone mensile di 20 euro, poi due anni fa l'affitto è aumentato a 400 euro, cifra che non riesce a sostenere vista la sua pensione. Racconta di essersi recato al sindacato che è riuscito a posticipare lo sfratto e aggiunge di non aver mai ricevuto alcuna comunicazione prima di quella dello sfratto stesso.

Nel corso della diretta è intervenuto Tiberio Businaro presidente Ater di Padova, che si occupa appunto della gestione delle case popolari.

Businaro spiega che l'uomo entrava con un emergenza abitativa nell'alloggio, ma quello stesso alloggio ha una scadenza contrattuale di 2 anni a seguito dei quali è compito del comune trovare un'abitazione alternativa: «Noi conoscevamo la situazione del signor Peppino e abbiamo lasciato al comune 10 anni di tempo per trovare una soluzione alternativa. Di prassi ogni 2 anni gli alloggi vengono riassegnati sulla base di graduatorie a cui gli inquilini devono iscriversi presentando una serie di documantazioni. Dopo 10 anni senza un contratto abbiamo dovuto procedere e secondo le normative applicare il massimo del canone previsto, quindi 400 euro»

L'uomo, visibilmente provato da questa situazione spiega di avere anche problemi di salute e per lui lo sfratto sarebbe un problema: «Ci sono migliaia di persone in questa situazione, spero si risolva per tutte», afferma in lacrime.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Novembre 2021, 12:58
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