Storie Italiane torna sul caso del piccolo Evan, il bambino di 21 mesi che sarebbe stato ucciso di botte dal compagno della madre, considerata complice di tali atti. In diretta è intervenuto il padre biologico del piccolo proprio nel giorno in cui la Corte di Assise deciderà se accettare o meno la richiesta di perizia psichiatrica sull'uomo e la mamma di Evan.
Leggi anche > Se chiudono tutto con una perizia psichiatrica io inizio a dubitare della giustizia
La conduttrice mostra alcune interviste fatte ai vicini di casa del bambino sottolineando la grande omertà generale. Tutti negano di aver sentito grida o notato qualcosa di strano solo due donne si sbilanciano. Una parla di volume alto di tv nel corso della sera, ipotizzando che potrebbe essere stato usato come metodo per nascondere le grida e l'altra ricorda che spesso il bimbo veniva portato via in ambulanza ma non aveva idea del motivo dei suoi ricoveri.
Poi la Daniele torna sulla questione delle perizie psichiatriche. Inizialmente i magistrati hanno rifiutato la richiesta, ma i legali dei due accusati hanno deciso di riproporla probabilmente per cercare di dimostrare uno stato di alterazione dello stato mentale degli imputati al fine di fornire loro eventuali attenuanti. Un'ipotesi però che manda la conduttrice su tutte le furie che in diretta afferma decisa: «Se chiudono tutto con una perizia psichiatrica e i colpevoli non pagano io inizio a dubitare della giustizia».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Ottobre 2021, 14:41
© RIPRODUZIONE RISERVATA