Storie Italiane, l'abusiva che ha aggredito la troupe si scusa. E poi chiede: «Datemi una casa»

La donna ha occupato l'abitazione popolare in cui il signor Raffaele vive dal 2012. Chiede scusa per il suo comportamento, ma lancia un appello

Storie Italiane, l'abusiva che ha aggredito la troupe si scusa. E poi chiede: «Datemi una casa»

Ai microfoni di Storie Italiane parla la donna che una settimana fa ha aggredito la troupe della Rai per difendere la sua occupazione abusiva di una casa popolare a Pozzuoli. La donna si è appropriata di un'abitazione in cui dal 2012 viveva un'altra persona, il signor Raffaele. Per spiegare le sue ragioni la donna, che aspetta un altro bambino, ha scritto una mail alla produzione del programma.

Leggi anche > Giampiero Galeazzi, il feretro arriva alla camera ardente. Il toccante ricordo a Storie Italiane

Storie Italiane, le scuse 

«Voglio chiedere scusa, ma è stato un gesto che non doveva accadere. La violenza non si deve mai giustificare, tutti possiamo sbagliare e bisogna chiedere scusa. Io in diretta nazionale sono passata per una ladra. Le sue cose stanno lì, le ho tolte per mettere il letto.   Io sto in torto, occupare le case non si fa, sono una donna incinta con due minori che presa dalla disperazione ha una casa vuota. Le case comunali vanno date a chi ha bisogno. Io faccio un appello perché sono stata sfrattata, ho girato ovunque, non ho possibilità. Sono incinta e ho due minori, qual è la tutela che danno? Questa casa stava vuota, fate un censimento e vedete le case che sono chiuse, datele a chi ha bisogno veramente», le parole della donna. 

Storie Italiane, la casa occupata

Interviene anche il signor Raffaele che si è rivolto alla trasmissione televisiva per raccontare la sua storia: «Casa mia è devastata, sono scomparsi degli oggetti. Provo a ripartire da zero, vi ringrazio e ci vorrà tempo per risolvere la cosa».

Nei mesi scorsi, dopo aver contratto il Covid, l'uomo ha trascorso 40 giorni dalla madre. Una volta guarito, è tornato a casa ma ha trovato una donna incinta, due bambini e un’altra donna. Allertati polizia, carabinieri e vigili, nulla è stato risolto. Una settimana fa a Storie Italiane sono stati costretti a interrompere il collegamento perché gli inviati del programma erano stati aggrediti mentre intervistavano Raffaele.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Novembre 2021, 12:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA