Stefano Cucchi, Meluzzi choc: «La famiglia chieda scusa ai parenti dei giovani a cui spacciava droga»

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A 10 anni dalla morte di Stefano Cucchi non si è mai placata la bufera politica sul caso, con tante dichiarazioni che negli anni hanno creato scontri e polemiche da parte di diversi esponenti di partiti ed istituzioni. L’ultimo esempio è quanto accaduto due giorni fa nel corso della trasmissione La Zanzara, su Radio 24, con l’intervento dello psichiatra e scrittore Alessandro Meluzzi.

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Meluzzi ha accusato senza mezzi termini i parenti di Stefano: «La famiglia Cucchi chieda scusa ai parenti dei giovani a cui spacciava droga - ha detto - Come il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri ha chiesto scusa alla famiglia, per un principio ovvio anche loro dovrebbero chiedere scusa a tutte quelle famiglie di ragazzi a cui il geometra Stefano spacciava la droga. È un problema di reciprocità, un principio di giustizia».



Teoria da cui David Parenzo, conduttore della trasmissione insieme a Giuseppe Cruciani, ha preso le distanze: «Cucchi è morto mentre era affidato alle mani dello Stato», ha detto Parenzo. «Questo lo accerterà la magistratura, se io avessi avuto mia figlia morta nelle mani dello Stato mentre faceva la spacciatrice di droga, avrei chiesto innanzitutto scusa alle famiglie a cui veniva rifilata quella droga», ha risposto Meluzzi.



E ancora: «Chi detiene droga e la vende per strada si chiama spacciatore - ha continuato - tanto che la madre di questo ragazzo ha detto: mio figlio avrebbe pagato per il suo reato, ma non con la morte». Anche lo stesso Cruciani ha preso le distanze dalle teoria di Meluzzi, dopo un battibecco durato diversi minuti (qui il link per riascoltare la puntata).
Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Aprile 2019, 16:50
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