Quattro blitz in quattro giorni. Ed è solo l’inizio. «Operazioni interforze ad alto impatto», le definisce il Viminale, pianificate per riprendere il controllo delle stazioni ferroviarie di Roma, Milano e Napoli, terre di frontiera elette (da anni, ormai) a base di disperati e sbandati, popolate da «un’umanità dolente» - così la definisce il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi - che campa di espedienti, furti, spaccio. Trasformando di fatto Milano centrale, Termini e Napoli Centrale in zone franche dove il senso di insicurezza si diffonde come un virus.
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I BLITZ
I controlli straordinari sono stati programmati già il 16 dicembre, nell’ambito del Piano per la sicurezza di Roma, Milano e Napoli, definito in una riunione tra Piantedosi e i sindaci Roberto Gualtieri, Beppe Sala e Gaetano Manfredi. Imponente lo sforzo del Viminale: tra il 16 e il 20 gennaio nelle zone delle operazioni è stato impiegato un piccolo esercito di più di 2.038 uomini in divisa, supportato da 227 agenti della polizia municipale.
I CONTROLLI
Stesso il film andato in scena da lunedì a venerdì scorsi: i blindati delle forze dell’ordine hanno circondato le stazioni nel tardo pomeriggio, e fino a sera inoltrata le zone delle operazioni sono state setacciate: persone, ma anche veicoli e negozi nelle vie a ridosso degli scali ferroviari.
ARRESTI E SEQUESTRI
I blitz hanno portato all’arresto di 43 persone e alla denuncia di altre 218. Sono stati sequestrati in tutto 6280 euro, e poi droga: 243,42 grammi di hashish, 18,14 grammi di marijuana, 244,6 grammi di cocaina. E poi 11 chili di sigarette, 1317 chili di alimentari non tracciati. Sono anche scattati 72 cosiddetti Dacur, ovvero divieti di accesso alle aree urbane.
STRANIERI
Un controllato su tre non è italiano. Il bilancio delle operazioni è di 54 stranieri espulsi. In 23 sono stati portati nei Cpr (centri di permanenza per il rimpatrio), 4 direttamente alla frontiera. In 25 hanno ricevuto l’ordine di lasciare il territorio nazionale, due sono stati sottoposti a “misura alternativa al trattenimento”.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Gennaio 2023, 12:16
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