Statali e concorsi, cambia tutto: dal sito unico al bonus inglese, ecco le novità

Statali e concorsi, cambia tutto: dal sito unico al bonus inglese, ecco le novità
Nuove regole per entrare a lavorare nella P.A. I concorsi 'fai da te' vengono messi da parte a favore di prove centralizzate, in modo da assicurare risparmi e condizioni uguali per tutti. Nasce così un sito web unico, che raccoglierà i bandi emessi da ciascun ente. Tra i requisiti potranno comparire i certificati di inglese e per le pozioni apicali sarà possibile alzare l'asticella fino al dottorato. Ci sarà invece un limite al punteggio massimo che può dare l'esperienza lavorativa, anche per lasciare più spazio ai giovani. Funzionare così, stando alle linee guida sui concorsi messe a punto dalla ministra Marianna Madia.

La direttiva sarà presentata nel primo pomeriggio a Regioni e Comuni, insieme al vademecum sui piani per le assunzioni. Programmi, tarati su un triennio, che intendono superare la visione statica delle piante organiche, per pescare le professionalità più moderne, dal risk manager allo user experience designer, o le più utili, come l'esperto di fondi Ue o di aiuti di stato. Le amministrazioni avranno due mesi di tempo per stilare i loro elenchi e chi non rispetterà i tempi si vedrà azzerare le facoltà assunzionali. 

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Un restyling a tutto tondo quindi. D'altra parte, c'è stata la riforma del pubblico impiego, sono oltre 50 mila i precari da stabilizzare e dal prossimo anno, se le cose non cambieranno, si sbloccherà il turnover. Come se non bastasse, nel frattempo è prevista un'ondata di pensionamenti: 450mila nei prossimi 5 anni. Ricapitolando, i futuri dipendenti pubblici passeranno, di norma, attraverso un concorso unico, che, già pratica obbligatoria per lo Stato, diventa «fortemente consigliata per tutte le restanti amministrazioni». Tanto che per le piccole realtà la scelta di procedere autonomamente «deve essere motivata» da condizioni eccezionali.

Sarebbe anche pronto «il Portale del reclutamento», una banca dati di «monitoraggio» per permettere «la consultazione in un unico sito» delle selezioni e magari pagare online le tasse di partecipazione.
La direttiva Madia invita poi ad andare oltre i quiz nozionistici, per concentrarsi sulla soluzione di problemi concreti. È anche confermato il tetto agli idonei, non potranno superare il 20% delle posizioni messe a bando. Quanto alle commissioni, quando le prove saranno centralizzate, le nomine avverranno per sorteggio. E non ci sarà posto per coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per delitti contro la P.A.

Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Marzo 2018, 21:09
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