Furti in casa, mette la spycam e scopre la vicina in mutande che le ruba soldi, chiavi e biscotti

La protagonista è una signora anziana di Fano che, vedendo che sparivano da casa alcune cose, ha chiesto aiuto al nipote

Furti in casa, mette la spycam e scopre la vicina in mutande che le ruba soldi, chiavi e biscotti

di Luigi Benelli

Sparivano le chiavi e i soldi. Lei pensava di essere distratta, ma quando hanno iniziato a sparire anche i biscotti è diventata una detective. E ha incastrato la vicina di casa. Ieri la sentenza per un caso che ha occupato anche gli spazi televisivi de "I Fatti vostri" e di "Striscia la Notizia". La protagonista è una signora anziana di Fano che, vedendo che sparivano da casa alcune cose, ha chiesto aiuto al nipote e, grazie a una telecamera piazzata in casa, ha smascherato il misterioso autore di quelle sparizioni.

Le immagini, con somma sorpresa, avevano mostrato l’inquilina in affitto al piano di sopra entrare in azione con dei guanti da cucina e far sparire una volta dei soldi (35 euro), ma altre volte anche del cibo come biscotti nel luglio 2021. La donna, una 50enne, è stata prima denunciata e poi rinviata a giudizio per furto aggravato. L’anziana fanese aveva dato in affitto alla 50enne l’appartamento al piano sopra al suo. Si sentiva tranquilla con quella inquilina. A un certo punto, ha cominciato a perdere sempre più cose.

Ma se la sparizione delle chiavi poteva essere imputata a un momento di distrazione, le scatole di biscotti, la pasta e altre confezioni di cibo hanno ingenerato nella anziana altri timori. Così aveva chiamato in causa il nipote raccontandogli quello che le stava succedendo.

Le telecamere nascoste

Il ragazzo non ci ha pensato troppo e come un investigatore privato ha piazzato una telecamera nascosta in casa. A quel punto è bastato aspettare. Sparito altro cibo, ecco che al computer sono state visionate le immagini. E con sorpresa è stato smascherato l’autore di quelle incursioni con tanto di bottino. Era l’inquilina del piano di sopra, colta addirittura in mutande, mentre entrava in casa dell’anziana e cominciava a rovistare dappertutto. Dalle riprese si vede che indossava dei guanti da cucina, forse per non lasciare le sue impronte digitali. Con quelle immagini, zia e nipote erano subito andati dai carabinieri per sporgere denuncia. L’affittuaria è così finita a processo per furto aggravato. La zia invece, assistita dall’avvocato Alessandra Angeletti, si è costituita parte civile. Ieri la donna è stata condannata a 1 anno e 10 mesi e 2000 euro di risarcimento oltre a una multa di 400 euro. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Aprile 2023, 15:14
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