Spari in classe alla prof, Maria Cristina Finatti ai Fatti Vostri: «Posso ritirare la querela contro la classe ma solo a una condizione» Video

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di Redazione Web

 Torna ospite ai Fatti Vostri a professoressa colpita in classe dai pallini ad aria compressa. «Fisicamente sto bene ma sono molto provata e delusa», queste le prime parole di Maria Cristina Finatti in diretta tv Rai, che ha proseguito: «Ho una forza interiore che mi dice di andare avanti, ma devo dire ai ragazzi che la scuola è una cosa seria e bisogna rispettare gli altri». La docente era già stata ospite in tv qualche giorno fa. La novità emersa oggi dalla trasmissione è la possibilità, qualora la professoressa ricevesse scuse sentite e sincere, di veder ritirata la querela a tutta la classe. 

Spari alla prof, poche scuse dai genitori

I genitori si sono ritrovati a scuola per capire come agire nei confronti della docente vittima del “fattaccio”, che l’8 gennaio scorso ha deciso di denunciare tutti e 24 i ragazzi della classe che erano presenti quell’11 ottobre, il giorno dello “sparo”.

Cosa e' successo quel giorno a scuola

I due spari, il disordine in classe, la professoressa ripercorre quei momenti, registrati anche in un video che ha fatto il giro del web fin dai primi istanti. Nessun alunno ha difeso la professoressa: «Erano tutti coalizzati, nessuno si è alzato o mi ha difesa. Sono stata salvata dalla mascherina contro il Covid ma ho subito lesioni a un occhio».

La professoressa è stata soccorsa dal vicepreside. 

Chi ha chiesto scusa alla prof? Solo in tre

Provvedimenti verso i ragazzi? «I ragazzi devono scontare 5 giorni di sospensione. Il genitori del ragazzo che mi ha colpita si sono subito prodigati e ieri sera ho ricevuto le scuse dei due fratelli gemelli che sono in classe, solo tre genitori si sono scusati. Ed e' per questo che succedono queste cose... l'educazione...». 

Nicola Rubiero, avvocato della docente, interviene ed entra nel merito della denuncia della professoressa a tutti gli studenti in aula. La professoressa ha denunciato tutta la classe: «Per i reati di lesioni, diffamazione a mezzo social, atti persecutori, oltraggio a pubblico ufficiale. Non vogliamo ottenere risarcimenti, siamo disponibili a rimettere la querela se ci fossero scuse sentite e sincere. E ha aggiunto infine Maria Cristina Finatti : «Ci vule il pentimento, serve qualcosa di più di una semplice scusa».

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Gennaio 2023, 18:50
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