La sorella di Marisa, uccisa dall'ex marito, si è svegliata dal coma: «Devo sopravvivere per i miei genitori»

La sorella di Marisa, uccisa dall'ex marito, si è svegliata dal coma: «Devo sopravvivere per i miei genitori»

di Simone Pierini
«Devo sopravvivere per i miei genitori». Sono le prime parole della sorella di Marisa Sartori, uccisa con una coltellata sabato sera dall'ex marito a Curno, che stamattina si è svegliata dal coma. Deborha, pure accoltellata dal cognato (ora in carcere), era stata sottoposta a un delicato intervento nella notte tra sabato e domenica per frenare una emorragia. 

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«Devo sopravvivere per i miei genitori», ha detto Deborha questa mattina, dopo che la mamma le ha comunicato la morte della sorella. Nelle prossime ore Deborha verrà sentita dai carabinieri di Bergamo che stanno conducendo le indagini. Sarà sentita probabilmente domani: oggi i medici hanno chiesto per lei ancora un giorno di riposo assoluto. 
 
 


Secondo gli inquirenti, sarebbe stata proprio una frase pronunciata da Deborha davanti al cognato a far scattare la furia omicida dell'uomo: una reazione che sarebbe stata comunque premeditata, visto che il tunisino si è presentato sotto casa dei genitori di moglie e cognata già armato. Dettagli che potranno essere chiariti dai carabinieri di Bergamo nelle prossime ore, quando Deborha sarà appunto sentita. La giovane resta per il momento in prognosi riservata nella Terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Sabato sera le due sorelle erano arrivate assieme a casa dei genitori, su una Chevrolet Matiz rossa con la quale erano scese nei box, dove poi è avvenuta l'aggressione. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Febbraio 2019, 12:50
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