Sonia Bruganelli e le molestie sul lavoro: «A me mai successo. Bisogna stare attenti a come ci si propone»

Sonia Bruganelli e le molestie sul lavoro: «A me mai successo. Bisogna stare attenti a come ci si propone»

di Valeria Arnaldi

Sonia Bruganelli, imprenditrice, a capo della SDL 2005, agenzia di scouting che si occupa anche dei casting di programmi tv, è mai stata vittima di molestie e discriminazioni sul lavoro?

«Mai. A 24 anni ho iniziato a lavorare nell’ambiente televisivo in cui avevo incontrato il mio fidanzato e futuro marito (Paolo Bonolis, ndr). Lavoravo con persone con le quali lavorava anche lui e forse questo mi ha un po’ tutelata. In generale, non mi sono mai trovata in situazioni di disagio».

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Da imprenditrice cosa pensa delle discriminazioni denunciate da molte donne?
«Nella mia azienda, lavorano perlopiù donne. Dico sempre loro di stare attente a come si propongono. A volte, è meglio rinunciare a una cena per evitare che il proprio comportamento sia male interpretato.

Se devo mandare una dipendente a un incontro, preferisco siano in due. È una tutela per tutti».

C’è rischio anche per l’imprenditore?
«Sì, mi è capitato che un ragazzo, fatto un provino, mi scrivesse per sapere come stavo. Gli ho detto che non serviva, doveva attendere gli esiti del provino. Alcune donne, belle e intelligenti, secondo me, perdono occasioni anche perché gli imprenditori, temendo di essere fraintesi, evitano di proporre loro incontri».
 

Come si può risolvere il problema?
«Conta ciò che si sa fare, non come ci si presenta. Se la pensassimo tutti così, il problema non ci sarebbe».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Agosto 2022, 14:29
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