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Il quotidiano spagnolo ABC: «Il Venezuela di Chavez finanziò il M5S con 3 milioni e mezzo di euro». Crimi e Casaleggio: una fake news
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Dalla Spagna una bomba contro il Movimento 5 Stelle. Secondo il quotidiano iberico Abc, il presidente del Venezuela Nicolás Maduro nel lontano 2010 - quando era ministro degli Esteri del governo di Chavez - avrebbe finanziato il M5S con una valigetta da 3,5 milioni di euro, spedita al consolato venezuelano a Milano e indirizzata a Gianroberto Casaleggio, per finanziare segretamente il movimento fondato un anno prima da Beppe Grillo (leggi qui l'articolo originale).
Il giornale cita un documento classificato dell'intelligence venezuelana, di cui pubblica una foto. «Maduro diede nel 2010 la sua autorizzazione all'invio di una valigia che conteneva 3,5 milioni di Euro al Consolato venezuelano a Milano per finanziare in nero il M5S. Questo quanto emerge in documenti secretati della Direzione Generale dell'Intelligence Militare di Caracas cui ha avuto accesso ABC.es», scrive il quotidiano spagnolo.
Qui è quando nel 2015 il M5s organizzava convegni per proporre il modello Venezuela come alternativa all'Euro "nazista". Nel video Di Battista e il sottosegretario agli esteri Di Stefano che battono le mani in solidarietà con la narcodittatura di Maduro. 👇pic.twitter.com/80aZ25XAxg
«Il governo venezuelano - si legge ancora - ha scelto di non rispondere al questionario fatto pervenire da ABC e destinato a Maduro e El Aissami. Possibilità di replica è stata offerta anche all'attuale leader del Movimento 5 Stelle Vito Crimi, al precedente leader politico Luigi di Maio, al console venezuelano a Milano, Gian Carlo di Martino e allo stesso Grillo. Nessuno di loro ha risposto alle domande di questo quotidiano», si legge ancora nell'articolo.
CONSOLE FECE DA INTERMEDIARIO Secondo Abc, quotidiano spagnolo di indirizzo conservatore, il console venezuelano a Milano, Gian Carlo di Martino, fece da intermediario per la transazione finale a Casaleggio, che avvenne in contanti. Il documento indica il cofondatore e ideologo del Movimento Cinquestelle, morto nel 2016, come «promotore di un movimento di sinistra rivoluzionario e anticapitalista nella Repubblica italiana». I 3,5 milioni di euro - aggiunge il quotidiano citando il documento dell'intelligence, allora guidata da Hugo Carvajal - furono inviati «in modo sicuro e segreto attraverso valigia diplomatica».
Secondo il quotidiano spagnolo @abc_es, che pubblica doc riservati, nel 2010 il Venzuela chavista ha inviato 3,5 milioni a Gianroberto Casaleggio per finanziare la nascita del M5s attraverso il console a Milano. Nessuno del M5s (Grillo, Di Maio, Crimi) ha risposto alle domande. pic.twitter.com/d50SkIyNAl
La valigetta creò anche un problema interno alla diplomazia venezuelana, rivela il giornale, perchè era stata trovata dall'addetto militare che ne aveva informato Carvajal. Questi lo avrebbe tranquillizzato con un dispaccio in cui affermava: «Sono state impartite istruzioni verbali al nostro funzionario in Italia per non continuare a riferire sulla questione, che potrebbe diventare un problema diplomatico» tra Italia e Venezuela. Carvajal è latitante dal novembre scorso dopo l'approvazione della sua estradizione negli Stati Uniti, dove è accusato di narcotraffico e vendita di armi ai guerriglieri delle Farc colombiane. La Spagna, dove si era rifugiato - rimarca il quotidiano -, non era riuscita a impedire la sua fuga.
La somma destinata al Movimento Cinquestelle sarebbe stata attinta da fondi riservati amministrati dall'allora ministro dell'Interno (oggi al dicastero dell'Economia), Tareck el Aissami, che era, ed è, considerato uomo di fiducia di Nicolas Maduro. Aissami - ricorda il quotidiano - è stato oggetto di sanzioni da parte delle autorità statunitensi per reati legati al narcotraffico e al riciclaggio di denaro. Le stesse autorità che pochi mesi dopo adottarono sanzioni economiche contro Maduro accusandolo, subito dopo le elezioni che gli Usa considerano illegittime, «un dittatore che ignora la volontà del popolo». Abc afferma di avere contattato i diretti interessati alla vicenda, compresi l'attuale leader dell'M5E, Vito Crimi, il suo ex capo politico, Luigi Di Maio, il console venezuelano a Milano, Gian Carlo di Martino e lo stesso Grillo, ma che «nessuno di loro ha risposto alle domande».
La replica di Crimi. «Quella dei presunti finanziamenti del Venezuela al Movimento 5 Stelle è una fake news semplicemente ridicola e fantasiosa. Sulla questione non c'è altro dire, se non che del lontano 2010 ricordo quando ero candidato presidente alle regionali in Lombardia. Anche allora, così come negli anni a seguire, quella che realizziammo fu una campagna elettorale fatta con pochissime risorse e mezzi, frutto di micro donazioni dei cittadini italiani. Per il resto, valuteremo se adire alle vie legali. Certamente non ci lasciamo distrarre da certe sparate o intimidire». Lo afferma in una nota il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi.
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