Venezia, soffocata nel letto contenitore: Roberta Romano trovata morta in camera dalla figlia

Soffocata nel letto contenitore: Roberta trovata morta in camera dalla figlia

Di sicuro c’è che Roberta Romano, 56 anni, è morta nel cuore di Venezia. L’ha trovata la figlia domenica sera, poco dopo le 21.30, nella sua camera da letto, soffocata e riversa all’interno del letto matrimoniale a contenitore. Asfissia, il primo referto del medico legale. La donna, residente a Santa Marta, era un’agente di polizia penitenziaria alla Giudecca, impiegata nella parte amministrativa del carcere femminile, dopo alcuni anni in servizio nei bracci del penitenziario.

Roberta Romano viveva sola con la figlia che, al momento della tragedia, era fuori casa. Quando è rientrata, poco prima delle 21.30, non ha sentito la risposta della madre al suo saluto e si è messa a cercarla; l’ha trovata immediatamente, a terra, ormai senza vita, in camera da letto.

Roberta Romano sarebbe rimasta uccisa perché soffocata dal suo letto contenitore, una struttura che offre la possibilità di sollevare rete e materasso con un sistema a ribalta per utilizzare come scomparto lo spazio sottostante: ancora non è chiaro cosa sia successo, forse la donna si è infilata sotto a prendere qualcosa e il letto si è chiuso sopra di lei, magari colpendola e togliendole il fiato.

Nessuno ha potuto aiutarla, essendo sola in casa.

Sembra un incidente domestico eppure, data la particolarità, gli inquirenti hanno deciso di attendere l'esito dell'autopsia prima di chiudere le indagini.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Maggio 2021, 16:59
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