Smart working per la pubblica amministrazione, Brunetta: «Ritorno in presenza per tutti da fine settembre»

Smart working per la pubblica amministrazione, Brunetta: «Ritorno in presenza per tutti da fine settembre»

di Ida Di Grazia

Smart working, ministro Brunetta: «ritorno in presenza da fine settembre di tutta la pubblica amministrazione». Come scrive Andrea Bassi su Il Messaggero di oggi, anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, nei giorni scorsi, aveva aperto a questa possibilità. Sul tavolo del governo un dossier che avalla questa ipotesi.

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A margine del Festival dei Sensi che si è tenuto a Cisternino in provincia di Brindisi, il ministro della Pubblica amministrazione ha dichiarato ad Antenna Sud la volontà di far rientrare tutti gli statali dallo smart working. Il motivo è semplice: dopo un lungo stop l’economia  italiana è in pieno boom economico, con la crescita che quest’anno raggiungerà e forse supererà il 6%, per questo motivo, è fondamentale che i dipendenti pubblici rientrino in ufficio.

Sul tavolo del governo, scrive Adrea Bassi su Il Messaggero di oggi, c’è un report di una società indipendente, Mazziero Research, che avalla la tesi di Brunetta. Gli analisti sottolineano che la crescita per il 2021 sarà del 5,7 per cento, ma soprattutto, nel dossier si evidenzia che se tutti i lavoratori pubblici e quelli privati tornassero in ufficio dallo smart working, ci sarebbe una crescita aggiuntiva del 2 per cento.

«Un rientro dallo smartworking», si legge nel report, «contribuirebbe al ritorno alla normalità e fornirebbe una spinta a settori che ancora non hanno avuto modo di recuperare pienamente come ristorazione collettiva, caffetteria, abbigliamento e altre attività indotte che consentirebbero di far crescere ulteriormente il Pil di circa il 2% su base annua (stima approssimativa dopo 12 mesi dal rientro)».

Il rientro in ufficio degli statali coinvolge inevitabilmente la questione green pass che era stata discussa anche dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

Entrambi favorevoli all’estensione del green pass e al suo uso sia in azienda che negli uffici pubblici.

«Si tratta comunque di una questione che dovrà essere sviluppata nelle prossime due o tre settimane. Se la campagna vaccinale proseguirà al ritmo di 500-600 dosi al giorno -  scrive sempre bassi - potrebbe essere raggiunto l’obiettivo del governo di coprire l’80% della popolazione e preparare un rientro in sicurezza. Resterebbero fuori solo i lavoratori fragili e quella parte, considerata largamente minoritaria, di cittadini contrari al vaccino. La ripartenza autunnale, insomma, potrebbe avvenire in sicurezza. Resta da capire con quali regole gli statali saranno riportati negli uffici. Brunetta ha anche ristabilito che la modalità "ordinaria" di svolgimento della prestazione lavorativa è in presenza e non da remoto come, invece, aveva deciso l’ex ministro Fabiana Dadone. Adesso questa indicazione potrebbe essere rafforzata con delle direttive inviate direttamente alle amministrazioni, relegando lo smart working ad un ruolo residuale.»


Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Agosto 2021, 14:47
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