Il governo lavora alla proroga dello smart working per fragili e genitori fino al prossimo 31 marzo. L'emendamento potrebbe essere inserito nel decreto "Milleproroghe" e servirà ad aiutare le categorie che risultano più a rischio in termini di salute e chi ha figli che non hanno compiuto i 14 anni.
Auto elettriche, stop agli incentivi in due Paesi: la Svizzera le ferma. La situazione in Italia
Chi ne può beneficiare
Rientra nella categoria chi presenterà ai datori di lavoro un certificato medico che attesta immunodepressione, problemi oncologici con terapie salvavita in corso, o disabili gravi, scrive Il Corriere della Sera. La novità riguarda poi i genitori di figli sotto i 14 anni, purché le loro mansioni non siano incompatibili con lo svolgimento dello smart working e l'altro genitori non sia in cassa integrazione o fruitore di Naspi. L'ultima proroga per le due categorie sarebbe scaduta il prossimo 31 dicembre. La decisione era stata inserita nel decreto Aiuti bis.
Cosa ha detto Zangrillo
Il ministro della PA Zangrillo ha parlato a Il Messaggero della questione lavoro agile. «Lo smart working è ormai utilizzato in tutto il mondo e non vedo perché la pubblica amministrazione, che nel 2023 avrà 680mila lavoratori agili rispetto ai 570 mila di quest’anno, debba essere diversa dal privato. Serve però una vera rivoluzione culturale, oltre che organizzativa, finalizzata a rendere il lavoro agile pienamente efficace, così da non pregiudicare i servizi erogati agli utenti», le sue parole.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Dicembre 2022, 16:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout