Vaccini, la virologa italiana nel team Fauci: «A dicembre pronti altri due tipi»

Vaccini, la virologa italiana nel team Fauci: «A dicembre pronti altri due tipi»

di Simone Pierini

Quando arriva il vaccino e quando sarà disponibile per tutti? È la domanda da un milione di dollari. Secondo uno dei creatori del vaccino Pfizer-BioNTech - il professor Ugur Sahin, co-fondatore di BioNTech - l'impatto globale sarà significativo già in estate in modo da tornare alla vita normale a partire dal prossimo inverno. Non vuol dire che non arriverà prima, anzi, ma secondo Sahin quest'inverno sarà ancora difficile in quanto il vaccino - che vedrà operatori sanitari e fasce deboli in prima fila - non avrà ancora un grande impatto sui numeri della pandemia. Ma se l'attenzione dell'ultima settimana è stata rivolta per gran parte al vaccino Pfizer-BioNTech, non vanno dimenticate le altre aziende che in tutto il mondo sono al lavoro per portare a termine le sperimentazioni. Entro alcune settimane - quando finiranno i test - potrebbero arrivare notizie molto positive dal vaccino Oxford-AstraZeneca ma nel frattempo Cristina Cassetti, virologa italiana da 17 anni all'Istituto nazionale delle malattie infettive NIAID guidato da Anthony Fauci, parla di «buone probabilità che entro la fine dell'anno avremo non uno, ma due vaccini contro il covid-19, approvati con autorizzazione di emergenza dalla Food and drug administration (FDA)».

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Il riferimento è al vaccino Moderna che insieme alla Pfizer condivide l'utilizzo della stessa nuova piattaforma per l'immunizzazione basata sull'impiego dell'RNA messaggero. «Se ciò sarà confermato - ha spiegato la virologa - si tratta di un risultato straordinario, che farà scattare l'avvio delle prime immunizzazioni e potrà iniziare a farci vedere la luce alla fine del tunnel della pandemia». Cassetti predica però pazienza: «Non sappiamo se e come il vaccino (il Pfizer, ndr.) funzioni contro i contagi asintomatici. Quanto a lungo duri la protezione e se vi è una diversa risposta immunitaria a seconda delle fasce di età di appartenenza». C'è poi il problema della conservazione - va mantenuto a meno 80 gradi - mentre il vaccino Moderna avrebbe - ha sostenuto la virologa - «la capacità di rimanere stabile a - 20° per un periodo di tempo discreto».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Novembre 2020, 10:28
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