Simon Gautier, la telefonata al 118: «Aiutatemi, ho le gambe rotte»

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«Non so, mi potete aiutare. Sono caduto, ho due gambe rotte»: iniziava così la telefonata choc al 118 di Simon Gautier, il turista francese disperso da nove giorni nel Cilento, nelle zone collinari del Golfo di Policastro. Le ricerche sono scattate proprio dopo quella telefonata, la mattina di venerdì 9 agosto, di cui è stata resa nota la trascrizione che vi riportiamo in seguito: dalla fine di quella telefonata, non c'è stato più alcun contatto col turista francese fino a oggi.

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Operatore 118: «Pronto 118 della Basilicata, con chi parlo e da dove ci chiama».
Simon: «Non so, mi potete aiutare. Sono caduto, ho due gambe rotte».
118: «Da quale città chiamate?».
Simon: «Non so dove mi trovo, mi potete localizzare».
118: «Non vi possiamo localizzare, siete in casa, per strada, da solo?».
Simon: «In realtà sono in campeggio, o meglio sto camminando da solo».
118: «Da dove è partito, lei come si chiama?».
Simon: «Sono Simon Gautier, sono francese».
118: «Lei è caduto in una scarpata o in pianura?».
Simon: «No, in scarpata, mi potete aiutare?».
118: «Mi sa dire la zona, Basilicata o in Campania».
Simon: «Sono partito questa mattina da Policastro verso Napoli».
118: «Quindi da Policastro verso Napoli, ma su che strada?».
Simon: «All'inizio c'era un sentiero poi l'ho perso».
118: «Ora provo con i carabinieri a localizzare il cellulare. Tenga libero il suo cellulare. Va bene».
Simon: «Si,si». 

VERIFICHE SU TRACCE DI SANGUE In prossimità della spiaggia di Scario sono state trovate tracce di sangue che saranno esaminate nel laboratorio di analisi di Vallo della Lucania (Salerno) per verificare se siano del gruppo sanguigno del giovane. Nella zona delle ricerche é giunto anche anche l'ambasciatore di Francia ed il padre di Simon.

La madre di Simon, la signora Delfina Godard, giunta in Italia mercoledì 14 agosto, venerdì scorso ha lanciato un appello tramite il sito di informazione online «Trekking tv» del Golfo di Policastro.
Si tratta di un appello accorato soprattutto ai ricercatori quello fatto venerdì scorso. «Ringrazio chi é intervenuto subito ma chiedo un intervento ancora più massiccio di persone e mezzi perché la zona in cui é andato Simon é molto vasta» aveva detto la signora Delfina. Poi aveva ribadito: «Simon prima di partire ha lasciato una mappa del percorso, ma non so se mio figlio ha cambiato idea ed ha preso un altro percorso».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Agosto 2019, 09:04
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