Simeone, insulti choc alla figlioletta su Instagram: «Speriamo muoia di cancro». Da Mou a Mazzone, le esultanze "hard"

Simeone, insulti choc alla figlioletta su Instagram: «Speriamo muoia di cancro». Da Mou a Mazzone, le esultanze "hard"

di Domenico Zurlo
L'esultanza del 'Cholo' Simeone dopo il gol del vantaggio di Jimenez di ieri sera, che ha spalancato al suo Atletico Madrid le porte di una importantissima vittoria per 2-0 in casa contro la Juventus negli ottavi di Champions League, non è passata inosservata. Quelle mani tra le gambe, a indicare gli "attributi" per (come ha spiegato successivamente) elogiare i «c***ni» dei propri giocatori, non sono affatto piaciute ai tifosi bianconeri, a cui Simeone già non stava particolarmente simpatico, per via dei trascorsi interisti da calciatore.

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GLI INSULTI CHOC Come spesso accade, la vendetta dei tifosi juventini è arrivata via social, anche se in questi casi parlare di 
«tifosi» è decisamente fuori luogo. Tra i commenti a una delle ultime foto del Cholo su Instagram infatti, in cui è ritratto con la figlioletta neonata, Valentina, tra le braccia, sono spuntati insulti terribili per l'allenatore dell'Atletico e per la povera bimba: «Prossima putt*** come la mamma?», chiede un utente. «Tanto di muore di cancro prematuro», scrive un altro. «Spero muoia quella bimba di m***», la sobria argomentazione di un altro ancora.

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Lo screen degli insulti a Simeone e bimba, per fortuna, che hanno rapidamente fatto il giro dei social, hanno però risvegliato il buon senso e la sportività della maggioranza dei tifosi bianconeri, che in massa hanno preso 'd'assalto' la pagina del Cholo per difenderlo dall'inciviltà di pochi maleducati. «Diego io sono juventino - scrive Matt - ma sono distrutto da questa m*** che leggo. Ti porto le mie scuse a nome di tutto il popolo Juventus, perché siamo molti di più di questi porci che leggi qui sotto». A dimostrare, se ce ne fosse bisogno, che la sportività non ha bandiera.



I PRECEDENTI Simeone lo stesso gesto lo aveva già fatto da calciatore, durante un Lazio-Bologna (il Cholo era un giocatore biancoceleste). E non è il primo, quest'anno, a rendersi protagonista di un'esultanza contestata contro la Juventus: lo scorso novembre un'altra icona interista, Josè Mourinho, era uscito vittorioso dallo Stadium con tanto di mano all'orecchio, dopo aver risposto con i fatti agli attacchi della tifoseria bianconera. E come dimenticare il gesto delle manette dello stesso Mou, durante un Inter-Sampdoria nel 2010, per contestare una decisione arbitrale?



Ma se Simeone e Mourinho sono notoriamente due fumantini, lo stesso non si può dire di Carlo Ancelotti, solitamente pacioso e simbolo di sorrisi e sportività, che nel febbraio 2017 tirò fuori il dito medio in una partita contro l'Hertha Berlino. Dito medio 'scappato' anche a Delio Rossi contro Francesco Totti alla fine di un Samp-Roma, e a Roberto Mancini, allora all'inter, durante un derby perso contro il Milan. Ma il re delle esultanze resterà uno e soltanto uno: Carletto Mazzone, che dopo un rocambolesco 3-3 in rimonta del suo Brescia contro l'Atalanta corse sotto la curva dei bergamaschi per rispondere agli insulti dei tifosi.
Altri tempi, altro calcio.

 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Febbraio 2019, 16:54
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