Silvia Romano, l'italiana rapita in Kenya costretta a indossare il burqa per non essere riconosciuta

Silvia nella foresta costretta a indossare il burqa: «Tagliate anche le treccine»
Silvia Romano, la volontaria italiana rapita in Kenya nove giorni fa, «è stata costretta a indossare un niqab» che lascia scoperti solo gli occhi, e i rapitori «le mettono sul viso e sulle mani» del fango per non farla riconoscere. Lo riferiscono all'ANSA fonti nella zona in cui la giovane è tenuta in ostaggio e a Malindi. Sempre per non farla riconoscere, i sequestratori «le hanno tagliato le treccine» con un coltello, ritrovate domenica scorsa nella foresta a nord di Malindi.

Silvia Romano «è ancora nella foresta, nei pressi del fiume Tanta». Lo riferiscono all'ANSA fonti informate. I rapitori sono «circondati» e «appare difficile» possano avanzare ulteriormente verso la Somalia, dove sembrava fossero diretti in un primo momento, aggiungono le stesse fonti.


 

 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Dicembre 2018, 16:15
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