Chi è Silvia Romano, volontaria rapita in Kenya. Su Facebook scrive: «Si vive di ciò che si dona»
di Simone Pierini
Silvia Romano, volontaria italiana di 23 anni, rapita in Kenya
«Oca giuliva, poteva stare a casa e aiutare gli italiani». Gli insulti choc a Silvia Romano sui social
«Amo piangere commuovendomi per emozioni forti, sia belle sia brutte - scrive - ma soprattutto amo reagire alle avversità. Amo stringere i denti ed essere una testa più dura della durezza della vita. Amo con profonda gratitudine l'aver avuto l'opportunità di vivere».
La volontaria in Kenya, che si era laureata da poco, lavorava per una organizzazione con sede a Fano, nelle Marche, la Africa Milele Onlus. È quanto rende noto via Twitter la polizia kenyota. Ancora, sottolineano, non sono state stabilite le ragioni dell'attacco né l'identità degli aggressori.
«Silvia ha collaborato con noi nell'ultimo anno - raccontano da Zero Gravity, un centro sportivo in via Vavassori Peroni dove si insegna freestyle, parkour e acrobatica - faceva l'istruttrice di acrobatica. Era andata via a luglio e sapevamo che inizialmente sarebbe dovuta rimanere fino a settembre, per poi tornare a tenere i corsi da noi a ottobre. Poi però ci ha chiamato dicendoci che sarebbe ripartita a ottobre e quindi avrebbe lasciato i corsi da noi. Ma era quello che desiderava».
«Il nostro ultimo contatto con lei risale a ieri pomeriggio. Siamo sconvolti, non avevamo mai avuto problemi di nessun tipo in quella zona». A raccontarlo all'Adnkronos Lilian Sora, presidente di 'Africa Milele Onlus', l'associazione dove operava come volontaria Silvia Romano.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Novembre 2018, 12:45
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