Silvia Romano liberata, chi ha rapito la cooperante italiana e perché: «Obiettivo di al Qaeda»

Silvia Romano liberata, chi ha rapito la cooperante italiana e perché: «Obiettivo di al Qaeda»

di Simone Pierini
«Ostaggio politico, individuata come obiettivo da al Qaeda». Silvia Romano è stata liberata questa mattina al termine di un'operazione dell'intelligence scattata la notte scorsa, a circa 30 chilometri da Mogadiscio, in una zona in condizioni estreme a causa delle alluvioni dei giorni scorsi. La cooperante della onlus 'Africa Milele' era stata rapita il 20 novembre del 2018 in Kenya, nel villaggio di Chakama, a 80 chilometri da Malindi. L'Italia ora attende il ritorno a casa, previsto domani alle ore 14.

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Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Roma e dai carabinieri del Ros, era tenuta prigioniera in Somalia da uomini vicini al gruppo jihadista Al-Shabaab, l'organizzazione somala affiliata ad Al Qaeda e considerata "ostaggio politico".

A quanto aveva appreso l'Adnkronos da fonti somale, dunque, la volontaria 24enne sarebbe stata individuata come obiettivo da al Qaeda perché i jihadisti ritenevano facesse proselitismo religioso: una circostanza che fa della cooperante un ostaggio di particolare valore dal punto di vista della propaganda islamista, complicando un rapimento che si protrae ormai da un anno e per il quale non è mai stato chiesto un riscatto.
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Maggio 2020, 20:07
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