Silvia Romano convertita all'Islam, il missionario: «Se non lo avesse fatto non sarebbe sopravvissuta»

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«Non sarebbe stato facile resistere senza convertirsi»: lo afferma Paolo Latorre, missionario comboniano in Kenya, a proposito della liberazione della cooperante italiana Silvia Romano. Nel paese africano, afferma il missionario in un'intervista al Messaggero, esiste una forte radicalizzazione islamica, che aumenterà con il peggioramento delle condizioni economiche a causa del coronavirus: «in queste sacche di disperazione e rabbia vanno a pescare gli Shabab».

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«La radicalizzazione dell'Islam si concentra sulle coste. Esistono fondazioni attive che hanno tantissimo denaro - aggiunge Latorre -, forse finanziate dai paesi del Golfo e poi ci sono gruppi che hanno il controllo del commercio. Sulla costa in passato sono state chiuse moschee che reclutavano e al cui interno sono stati ritrovati materiali e armi». 

 
 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Maggio 2020, 12:07
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