Sigarette al bando, «stop al fumo nei parchi e nelle spiagge»
di Mario Fabbroni
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In pratica, viene decretato che le sigarette dovranno letteralmente sparire da «parchi e spiagge» per «evitare i gravi danni cagionati dal fumo passivo alla popolazione». Anzi Il Comitato Nazionale di Bioetica raccomanda di estendere le limitazioni imposte nel nostro Paese anche alle sigarette a tabacco riscaldato e alle sigarette elettroniche. Tra i luoghi citati dal documento - dove introdurre i nuovi divieti - ci sono «giardini pubblici, luoghi di spettacolo all'aperto, spiagge attrezzate, stadi, campi sportivi, ristoranti all'aperto».
Le altre raccomandazioni a Governo e Parlamento sono di «promuovere una informazione corretta sui pericoli dell'uso del tabacco per sé e per gli altri (fumo passivo)», «promuovere ricerche per la valutazione ed applicazione di misure restrittive», come l'aumento dei prezzi, e «informare adeguatamente gli utenti che il preteso beneficio di svezzamento che deriva dall'uso delle sigarette elettroniche non trova alcuna prova scientifica e non è scevro di rischi per il fumatore e per chi gli sta accanto». A rendere necessaria l'adozione di misure più restrittive sul tabacco, sottolineano gli esperti, che avevano già nel 2003 affrontato la questione in un documento, è la considerazione che «la mortalità e morbilità correlate all'uso di tabacco non sono diminuite, anzi aumentate. Tutto questo è avvenuto e continua ad avvenire, a conferma che le azioni di educazione sanitaria e prevenzione intraprese non sono sufficienti».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Ottobre 2019, 09:47
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