Si getta nel fiume per scappare alla polizia e muore annegato: il corpo trovato dopo una notte di ricerche. L'amica accusa: «L'hanno buttato»

L'uomo non aveva documenti e al momento nessuno lo ha cercato

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di Redazione web

Tragedia a Padova dove un ragazzo, Oussama Benrebha, 23 anni, si era gettato ieri nel fiume per sfuggire della polizia ed è morto annegato. Questa mattina il corpo dell'uomo, probabilmente un nordafricano, è stato ritrovato nel Brenta a pochi passi da dove si era gettato. I poliziotti avevano notato 4 stranieri passeggiare su via Querini. Alla vista della Volante due di loro sono scappati.

 

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L'uomo è scappato durante un controllo degli agenti

Mentre gli agenti controllavano gli altri due, uno ha opposto resistenza, divincolandosi con violenza, ferendo anche un agente che è stato poi medicato dal personale del 118. Il giovane, dopo essersi sfilato il giaccone per sottrarsi al controllo, e aver corso in direzione del fiume, si è tuffato in acqua. Le ricerche, a cui hanno preso parte i vigili del fuoco, sono andate avanti tutta la notte fino al tragico epilogo. L'uomo non aveva con documenti e al momento nessuno lo ha cercato.

L'amica accusa: «L'hanno buttato»

«Si vede benissimo che lo stavano picchiando».

Lo ha sostenuto un'amica del giovane nordafricano trovato morto stamani a Padova, e che ieri si era gettato nel fiume Brenta per sfuggire a un controllo delle forze dell'ordine. In una dichiarazione alle televisioni locali, sul luogo del ritrovamento del cadavere, la giovane, che si chiama Assia, ha detto che l'uomo aveva fatto una videochiamata durante il controllo degli agenti, e «nella videochiamata si vede che lo hanno picchiato. Adesso vedremo come muoverci, perché non è giusto», ha concluso.

La questura: "Nessuna violenza"

 La questura di Padova smentisce la ricostruzione dei fatti fatta alle televisioni locali dalla conoscente dell'uomo annegato dopo essersi tuffato nel fiume Brenta per sottrarsi ad un controllo. «La questura afferma - sottolinea una nota della polizia di Stato euganea - che al momento le dichiarazioni non trovano alcun riscontro. Ad ogni buon conto ogni approfondimento investigativo sulla vicenda sarà valutato dall'autorità giudiziaria». Una fonte della questura rimarca inoltre che «le dichiarazioni non corrispondono alla ricostruzione della donna e i fatti sono corroborati dalla testimonianza di terzi che non fanno parte della polizia». Gli investigatori quindi attendono l'esito degli accertamenti che disporrà la Procura «per poi agire - precisa la fonte - con una denuncia contro chi ha fatto tali affermazioni». La questura, già ieri, aveva evidenziato che lo straniero si era opposto al controllo e, a differenza delle altre tre persone che stavano con lui, aveva fato resistenza, reagendo e ferendo un agente che era stato poi medicato dal personale del 118.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Gennaio 2023, 15:55
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