Anna Wintour: 70 anni à porter per la zarina di Vogue America

Settant’anni con stile per Anna Wintour direttrice Vogue America dal 1988

di Valeria Arnaldi
«Realmente non seguo le ricerche di mercato. Alla fine, io rispondo al mio istinto». Carattere forte, idee chiare, non solo in materia di gusto e, appunto, un vero “istinto” per la moda. Anna Wintour, direttrice di Vogue America dal 1988 e l’anno scorso confermata nel ruolo “a vita”, icona d’eleganza - nonché, si dice, “musa” per il personaggio di Miranda Priestly ne Il diavolo veste Prada - domenica festeggerà il suo settantesimo compleanno. In questi decenni – la sua carriera nel giornalismo di moda è iniziata a sedici anni - ha rivoluzionato il modo di intendere e raccontare il fashion. Sulla sua prima cover della rivista, ha voluto una modella dal viso acqua e sapone con maglia gioiello di Christian Lacroix e jeans. 

Leggi anche > A tu per tu con Anna Wintour: l'hair stylist Roberto Carminati e la zarina di Vogue


“Supereroe del fashion”, così Anna Wintour ha definito Giorgio Armani nel 2008 alla mostra su fashion e fumetto al Met di New York. 

Un’immagine lontana dall’abituale glamour, che si rivelò vincente. La zarina della moda, come viene definita, ha imposto il proprio stile ben oltre le pagine patinate, fino a farsi “modello”. 
La prima regola del Wintour look è raccontarsi con gli abiti, scegliendo capi che comunichino la propria personalità. Il consiglio vale anche in contesti complessi, come un colloquio di lavoro. Nella serie Youtube Go Ask Anna!, ha affermato: «Il vostro armadio non farà il lavoro al posto vostro. Ciò che conta è chi siete voi».


Su Michelle Obama si è sbilanciata: «È stata incredibile in ogni scelta di moda fatta». No comment invece 
su Melania Trump


No, dunque, ai look ripresi interamente dalle passerelle – o, più facilmente, dalle vetrine – sì all’interpretazione, con accostamenti di creazioni di griffe diverse. E sì a colori e stampe, pure contro lo stereotipo del nero come sinonimo di eleganza. Il messaggio è chiaro: perché uniformarsi e passare inosservati? No, inoltre, ai facili trend. Anna Wintour segue la sua idea di gusto anche nel tempo. Dal caschetto, che porta dall’adolescenza, ai grandi occhiali, senza dimenticare, ai piedi, le cross-front slingbacks la sua immagine è cambiata poco negli anni, a ribadire che, trovata quella “giusta”, non ha senso abbandonarla. 


La figlia Bee ha sposato Francesco Carrozzini, figlio della scomparsa Franca Sozzani, direttrice Vogue Italia e amica.

«Gli occhiali sono un accessorio utilissimo perché divento imperscrutabile quando mi annoio e sono stanca; il caschetto è un buon modo per iniziare la giornata senza pensare anche a come pettinarmi, ho già troppe decisioni da prendere ogni giorno», ha detto alla Cnn. Attenzione, ciò non vuole dire restare nella propria comfort zone. E se si sbaglia? Niente paura, non si nasce eleganti, lo si diventa.
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Novembre 2019, 14:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA