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L'identificazione di Alberto Giannetti di 53 anni, morto dopo quasi un mese di coma, è stata possibile solo dopo il rilievo delle impronte digitali. Gli investigatori hanno ricostruito gli attimi precedenti al rinvenimento del 53enne attraverso le testimonianze rese da persone e testimoni ma anche dall' l’analisi dei sistemi di videosorveglianza e con approfondimenti di natura tecnica. I militari, infatti, hanno dimostrato come, il 28enne bulgaro, arrestato con l'accusa di omicidio preterintenzionale per rapina, dopo aver avuto una lite verbale con la vittima all’interno di una sala giochi, ha atteso Giannetti all'esterno del locale e dopo averlo seguito, lo ha aggredito con calci e pugni per portargli via il portafogli.
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Fondamentale è stato un filmato delle telecamere a circuito chiuso dell' ufficio postale di Colleferro, dove il rapinatore veniva immortalato mentre prelevava trenta euro con la carta “Bancoposta” della vittima. I carabinieri che erano già sulle tracce del malvivente, irreperibile dall’anagrafe degli uffici comunali sono riusciti a trovarlo e ad ammanettarlo in casa di alcuni connazionali. Al termine di un lungo interrogatorio il 28enne bulgaro ha confessato il delitto.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2023, 01:59
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