Segregato in casa per giorni e picchiato a morte: 66enne ucciso da una baby gang. «Su Whatsapp i video delle torture»
Oggi è prevista l'autopsia da parte del medico legale di Bari, Liliana Innamorato, ma ci vorranno ulteriori esami di laboratorio per stabilire se la morte del 66enne sia stata causata dai traumi subiti a seguito delle aggressioni subite o, ad esempio, dallo stato di prostrazione e di degrado in cui l'anziano era caduto dopo essere stato bullizzato.
Al momento si procede per i reati di omicidio preterintenzionale in concorso, lesioni personali, danneggiamento, minacce e violazione di domicilio, ma il capo d'imputazione - come ha spiegato dall'avvocato Lorenzo Bullo, che assiste cinque minori e uno dei maggiorenni indagati, «è provvisorio». «L'ultimo episodio di percosse che si ipotizza - ha detto ancora - risalirebbe a febbraio.
Il decesso è avvenuto a distanza di settimane. E anche in relazione alla contestazione dello stalking, si parla di presunti episodi che sono scollegati. Non abbiamo ancora alcun elemento per valutare la fondatezza o meno di queste imputazioni».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Aprile 2019, 16:14
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