Una Pasqua blindata. Oltre alle disposizioni nazionale che hanno inserito l'Italia per metà in zona rossa e per l'altra in arancione, le regioni si attrezzano per limitare la circolazione dei cittadini. Una scelta basata sul principio di massima cautela che riguarda principalmente l'accesso alle seconde case. A chiudersi ancor di più a riccio - sulla scia della Sardegna - sono la Toscana, la Campania, la Valle d'Aosta e le due province autonome di Bolzano e Trento. Per quanto riguarda invece la Sicilia, resta la regola del tampone: chi arriva sull'isola deve esibire il risultato negativo di un test effettuato 48 ore prima dell'arrivo o, in alternativa, quarantena di dieci giorni.
SARDEGNA
Partendo proprio dall'isola sarda passata direttamente dalla zona bianca alla zona arancione, fino al 6 aprile - quindi fin dopo Pasqua - è vietato raggiungere le seconde case, si può entrare solo per motivi di lavoro, salute o necessità e comunque rispettando una serie di rigide regole su tampone, quarantena e certificato di vaccinazione anti Covid.
TOSCANA
Nuova ordinanza anche in Toscana con il presidente Eugenio Giani che ha bloccato il raggiungimento delle seconde case in regione fino all'11 aprile per le persone non residenti alle quali è consentito l'accesso solo in presenza di motivi di salute, di lavoro, di studio oppure per comprovate e gravi situazioni di necessità e/o di indifferibilità documentata.
CAMPANIA
Confermato in Campania il divieto in vigore dal 15 marzo scorso.
VALLE D'AOSTA, BOLZANO E TRENTO
Divieto fino al 5 aprile per chi arriva da fuori i confini regionali anche nelle province autonome di Bolzano e Trento così come in Valle d'Aosta che ha predisposto oosti di controllo sia sull'autostrada A5 che sulla strada statale 26, mentre al Gran San Bernardo (confine con la Svizzera) e al Monte Bianco (Francia) vengono bloccati e controllati a campione i veicoli che entrano in Italia.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Marzo 2021, 08:26
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