Seconde case a Pasqua, dove si può andare e dove no: tre regioni chiudono i confini. Il paradosso della Campania

Seconde case a Pasqua, dove si può andare e dove no: tre regioni chiudono i confini. Il paradosso della Campania

Seconde case a Pasqua, dove si potrà andare e in quali regioni ci saranno restrizioni? Diverse regioni stanno provando a ‘blindarsi’ durante questi giorni di zona rossa in tutta Italia: in primis la Sardegna, unica regione in zona bianca, che ha chiuso i suoi confini a eventuali turisti proprietari di seconde case sull’isola. Idem Valle d’Aosta e Alto Adige, con ordinanze regionali.

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Queste ordinanze però, spiega Repubblica, sono di dubbia costituzionalità dato che limitare le libertà personali è competenza del governo nazionale. Ma in Sardegna la paura di ricadere nel contagio come la scorsa estate, dopo gli ultimi giorni di parziale libertà dovuti proprio alla zona bianca, è troppo forte: il problema però è che sono in tanti i proprietari di seconde case che sono residenti in altre regioni, ed è difficile che si possa impedire ai legittimi proprietari di disporre delle proprie abitazioni.

Le regole nelle varie regioni

Tutto nasce da una delle norme sui divieti di spostamento tra regioni: sebbene sia vietato spostarsi tra una regione e l’altra se non per motivi di salute, lavoro o urgenza, è comunque possibile rientrare presso il proprio domicilio, residenza o abitazione.

E in quest’ultima definizione rientrano anche le seconde case, che siano di proprietà o in affitto.

Val d’Aosta e Bolzano hanno provato a bloccare quest’ultima possibilità, ma le loro ordinanze potrebbero essere impugnate perché incostituzionali. Sia il governatore valdostano Lavevaz, sia il presidente della provincia di Bolzano Kompatscher hanno spiegato che la scelta è dovuta al rispetto dei propri concittadini: difficile spiegare a questi ultimi, hanno detto, che bar, ristoranti e hotel sono chiusi mentre nelle seconde case si può liberamente andare anche da fuori.

Stessa cosa in Sardegna (l’ordinanza di Solinas è di ieri sera): gli arrivi da fuori sono consentiti solo per motivi di lavoro, salute o urgenza, e sono stati rafforzati i controlli nei porti e negli aeroporti. Ci sono anche sindaci - come quello di Sant’Antioco - che oltre al tampone negativo chiedono la quarantena obbligatoria per chi entra in paese. Anche la Toscana teme l’esodo nei weekend e a Pasqua e sta studiando un’ordinanza che lo scongiuri.

In Sicilia, per entrare nella regione c’è obbligo di tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti. In Campania invece gli spostamenti per le seconde case sono bloccati, ma paradossalmente solo all’interno della regione (chi arriva da fuori invece può andarci): per fare un esempio, se un napoletano e un milanese hanno una casa a Capri, il primo non può andarci, il secondo sì.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Marzo 2021, 12:32
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