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Caso Sea Watch, l'Unicef: «Fate sbarcare i minori, non sono ostaggi»
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«I bambini devono scendere subito da queste navi, non possono essere ostaggi in mare della nostra indifferenza, ostaggi dei governi europei che non riescono a mettersi d'accordo». Lo dice all'Adnkronos Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, in merito alla situazione dei migranti che si trovano a bordo della nave Sea Watch, tra cui ci sono anche molti minori non accompagnati. «Ci troviamo di fronte a un problema di paralisi umanitaria dell'Europa: ogni tre giorni ci sono queste navi, su cui ci sono anche bambini, minori non accompagnati - sottolinea il portavoce dell'Unicef - Quello che colpisce è che la procura lancia l'appello ma che poi manca la risposta strutturale a questo fenomeno».
«Non è nemmeno più un problema di governi - spiega Iacomini - Juncker nell'ultimo incontro alla Commissione non ha fatto nessun riferimento a questo problema.
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