Sessanta crediti formativi per i nuovi aspiranti docenti e percorsi ad hoc per i precari storici. La riforma del reclutamento dei professori delle scuole medie e superiori è prevista sia dal Pnrr sia dalla volontà del ministro Bianchi che, più volte, ha definito inadeguate e superate le prove concorsuali con i soliti test a crocette. Nella bozza di decreto messa a punto dai due ministeri all’istruzione e all’università, presentata ieri ai sindacati e pronta ad arrivare in Consiglio dei ministri dopo Pasqua, sono state inserite nuove modalità di selezione. Non è stata prevista una laurea ad hoc per insegnare, come accade per i docenti di asili e scuole elementari. Sarà necessario invece avere la laurea dell’indirizzo prescelto e conseguire 60 cfu, i crediti formativi sulle discipline antro-psico pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. Possono essere conseguiti o durante i due anni della magistrale o negli ultimi due di quella a ciclo unico.
Non basteranno più, quindi, solo 24 Cfu come previsto ora.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Aprile 2022, 11:36
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