Scuola caos, concorsi in ritardo: a settembre 200mila cattedre saranno vuote

Scuola caos, concorsi in ritardo: a settembre 200mila cattedre saranno vuote

di Lorena Loiacono
In classe senza maestra: se non partono i concorsi della Scuola, le cattedre vuote a settembre potrebbero essere oltre 200mila. Superando il triste record dell'anno scolastico in corso, che ha visto qualcosa come 170mila supplenze.

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Una situazione che peggiora di anno in anno visto che, nelle interminabili graduatorie di cui si serve la scuola italiana per portare avanti la didattica, si può assumere solo da quelle di merito con i vincitori di vecchi concorsi e da quella ad esaurimento dove le liste degli aspiranti docenti sono finite o quasi. Dalle altre graduatorie non è possibile assumere, perché mancano gli abilitati.

Un paradosso tutto italiano che vede 170 mila precari in cattedra ma nessuno da assumere o quasi: la scorsa estate infatti il Ministero dell'Istruzione aveva la possibilità di assumere oltre 53 mila docenti ma riuscì a trovarne appena la metà.

Quasi 27 mila cattedre rimasero vuote per mancanza di docenti in lista. Il risultato fu inevitabile: quest'anno sono stati firmati 107 mila contratti di supplenze annuali e oltre 60mila per supplenze brevi.
E la situazione per il 2020-2021 potrebbe aggravarsi visto che sono oltre 33 mila le domande di pensionamento: senza nuove assunzioni si arriverebbe a superare le 200 mila supplenze. Per questo è necessaria una corsa contro il tempo per reclutare nuovi docenti. In cantiere, ma fermi, ci sono tre concorsi: uno straordinario per 24 mila docenti di scuole medie e superiori tra quelli che abbiano già 36 mesi di servizio alle spalle, uno ordinario per laureati sempre da 24 mila professori di Medie e Superiori e uno da circa 17 mila docenti di scuola dell'infanzia ed elementare.

L'iter del bando è iniziato la scorsa estate con l'allora ministro all'istruzione Bussetti, poi passò nelle mani del ministro Fioramonti che ne modificò alcuni aspetti nella selezione e infine ora la palla è passata alla ministra Azzolina che, di fronte a una simile emergenza, ha assicurato di voler portare in cattedra a settembre i primi assunti con il concorso straordinario e ha approvato una nuova procedura di assunzione: la call veloce per cui docenti, che accettano di trasferirsi volontariamente, possono infatti essere assunti in province diverse da quelle di appartenenza.

Intanto il decreto Milleproroghe ha indicato come termine di emanazione dei bandi il 30 aprile prossimo. Ma il tempo stringe. «Serve un intervento straordinario chiede Marcello Pacifico dell'Anief - in vista del complicatissimo avvio che si sta profilando per il prossimo anno scolastico: la copertura integrale dei posti vacanti con assunzioni a tempo indeterminato, attraverso l'assunzione di tutti gli abilitati e vincitori, anche idonei, dei vecchi concorsi».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Febbraio 2020, 15:36
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