Scuola, Azzolina: «Supplenze? Non daremo le cattedre a chi non sa insegnare»

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«Sull'assegnazione delle supplenze qualcuno vuole far credere che daremo le cattedre a chi non sa insegnare e non ha titolo a farlo. Niente di più falso. Voglio rassicurare tutti, soprattutto le famiglie: stiamo facendo l'esatto contrario». Lo dice su fb la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina che questa mattina ha fatto visita all'istituto comprensivo Riccardo Massa di Milano. «A chi dice che non pensiamo ai precari rispondo che abbiamo messo 78mila posti a concorso. Non confondano le acque per fare propaganda», aggiunge.
 
 

«Fino ad oggi - spiega la ministra - accadeva che le supplenze potessero andare a chiunque, anche a chi non era minimamente formato, attraverso le cosiddette Mad, le messe a disposizione. Si presentava un curriculum a scuola e avveniva la chiamata. Noi stiamo cambiando sistema. Per infanzia e primaria i contratti a tempo determinato, perché di questo stiamo parlando, andranno prima a chi è abilitato, e dopo, in subordine, a chi si sta laureando in Scienze della formazione primaria. Si tratta della laurea che abilita all'insegnamento proprio per questo grado di scuola e durante la quale si fanno anche specifici percorsi di tirocinio. Parliamo quindi di giovani preparati, perché già in possesso delle competenze derivanti dallo svolgimento del tirocinio. Ci rimproverano per questo? Diamo spazio ai giovani, in un Paese che li ha spesso dimenticati. Giovani che hanno scelto di insegnare», conclude. 

FEBBRE, LA MISURAZIONE
La responsabilità di misurare la temperatura corporea agli studenti sarà in capo alle famiglie. Lo ribadito il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina , un margine della visita all'istituto comprensivo Riccardo Massa di Milano. «Noi contiamo sulla responsabilità a casa delle famiglie. Se un bambino è già malato in una casa e ha la febbre , non abbiamo bisogno di mandarlo sull'autobus. Quindi la valutazione va fatta in casa, poi ogni scuola nella sua autonomia può organizzarsi come crede », ha detto Azzolina. Ai giornalisti che obbiettavano che le famiglie meno abbienti potrebbero non avere una disposizione un termometro in casa, la ministra ha garantito: «Abbiamo dato soldi alle scuole a sufficienza per tariffa anche questo laddove fosse necessario. Però credo che un termometro a casa ce l'abbiano quasi tutti se non tutti ».

MONO BANCHI
Molto presto sarà bandita la gara per la fornitura dei «mono banchi» necessari per la riapertura della scuola a settembre. Lo sostenuto la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. «Se sta occupando il commissario Arcuri, la gara partirà molto, molto presto. I banchi sono singoli e al momento sono quelli che sono garantiti maggiore distanziamento, ma che in futuro permetteranno l'avvicinamento, cioè di quale innovazione innovativa didattica che aiuta agli studenti di lavorare in gruppo », ha spiegato Azzolina. Ai giornalisti che chiedono quanti ne servano, la ministra ha riferito: «Stiamo facendo le rilevazioni, abbiamo fatto prima con l'ufficio scolastico regionale. E adesso anche con i dirigenti scolastici. Stiamo distinguendo per la scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado ». 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Luglio 2020, 22:35
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