Scomparsa di Gessica, un mistero lungo 70 giorni

Scomparsa di Gessica, un mistero lungo 70 giorni

di Emilio Orlando
Di sicuro sappiamo solo che è scomparsa. Sono passati ormai settanta giorni da quando Gessica Lattuca, 27 anni di Favara in provincia di Agrigento, madre di quattro bambini, è svanita nel nulla. Lacune investigative, conferme e smentite continue, ritardi nelle ricerche, silenzi omertosi, reticenze di familiari e di conoscenti ed inquirenti con le bocce cucite, hanno caratterizzato fino ad ora questo giallo che sembra non avere fine. Una ragazza come le altre eppure considerata diversa a causa dei problemi con l'alcol, la droga e le violenze a cui doveva sottostare.
 
 

Una storia piena di mistero e  ma che ha fatto emergere uno spaccato  di degrado sociale, violenze in famiglia, povertà e squallore e di corpi di ragazze giovani venduti a clienti senza scrupoli in cerca di sesso per pochi euro e qualche grammo di cocaina che ne acuisce ancor di più il dramma. Il giro di squillo veniva gestito da Gaspare Volpe l'ex datore di lavoro e da altri complici, non tutti ancora identificati. Miseria umana associata ad un tessuto economico e produttivo con tutti i problemi di certe località del Sud ed in particolare dell'entroterra siciliano.

Gessica Lattuca, svolta nelle indagini: la 27enne coinvolta in un giro di prostituzione

Una vicenda quella legata alla scomparsa di Gessica, presa sotto gamba dalle istituzioni, che l'hanno spesso trattata come un caso di serie "b" , forse condizionati dall'estrazione da cui questa proveniva. Una discriminazione sociale. I vecchi investigatori hanno sempre sostenuto che le scomparse e gli omicidi vanno risolt nel giro di 48 ore, altrimenti la probabilità di giungere alla verità si assottiglia con il passare del tempo.

Si darebbe infatti ai futuri indagati la possibilità di crearsi alibi e false testimonianze a loro favore. Lo confermano tutti i cosiddetti casi di omicidio senza cadavere, come Guerina Piscaglia, Roberta Ragusa e tanti altri. Gessica, con un padre detenuto al Nord perchè per un cumulo pena, quattro figli piccoli da sfamare, un fratello con problemi con la gustizia, una madre che secondo l' ex fidanzato non direbbe la verità un po' per paura e un po' per convenienza, ed una situazione familiare da portare avanti con espedienti, piccoli reati e vendendo se stessa a uomini in cerca di sesso. Una realtà analoga a quelle spesso descritte da Pier Paolo Pasolini nei racconti ambientati nelle borgate romane e nelle squallide periferie o simili ai  personaggi usciti dal capolavoro cinematografico di Ettore Scola, " Brutti, sporchi e cattivi". «Se le sue origini fossero state diverse, se fosse nata una famiglia più agiata  forse l'avrebbero già ritrovata», mormorano gli abitanti del piccolo comune dell'agrigentino.

Gessica Lattuca, arrestato il suo ex datore di lavoro

Una vicenda che rischia di precipitare nell'oblio nazionale, se le indagini non condurranno a nulla. Nonostante il prossimo 25 novembre ricorrerà la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la scomparsa di Gessica non sembra essere percepita come tale. Una sola mobilitazione della cittadinanza c'è stata con la marcia silenziosa, organizzata dalla parrochia e che si è snodata lungo le vie di Favara a cui hanno partecipato un centinaio di abitanti. Da allora più nulla. Intanto proseguono le indagini della procura di Agrigento, che aspetta i risultati degli esami di laboratorio del reparto investigativo di Messina sui reperti sequestrati in casa di Filippo Russotto , ex compagno e padre dei quattro figli della donna. In casa di quest' ultimo l'attenzione degli investigatori si è concentrata su alune macchie di sangue ritrovate in bagno ma a detta di Russotto, unico indagato per i reati di sequestro di persona e sfruttamento della prostituzione, quel plasma apparterrebbe ad Enzo Lattuca, fratello carnale della scomparsa.

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Le istanze di dissequestro per le proprietà dell indagato, presentate dall' avvocato Salvatore Cusumano, sono state rigettate da Paola Vetro, sostituto procuratore della repubblica di Agrigento. Secondo gli investigatori sarebbero necessari altri aprofondimenti investigativi prima di togliere i sigilli a casa di Filippo Russotto. Prosegue intanti lo scambio di accuse tra Giuseppina Caramanno, madre della scomparsa e l'ex fidanzato. L'uomo in alcune interviste televisive avrebbe accusato la suocera di reticenza e punterebbe il dito sulla famiglia di origine di Gessica, in quanto, secondo Russotto era a conoscenza del fatto che la figlia si prostituiva pe Gaspare Volpe. Proprio con l' ex datore di lavoro, secondo le accuse lanciate da Filippo, anche i parenti della 27 enne avevano rapporti amichevoli.

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Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Ottobre 2018, 13:33
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