Sciopero benzinai ridotto a un solo giorno: ma i sindacati si spaccano, tutte le novità

a presidenza nazionale Faib Confesercenti, riunita d'urgenza, a seguito dell'incontro con il ministro Urso, ha valutato e ritenuto positive le aperture presentate

Sciopero benzinai ridotto a un solo giorno: ma i sindacati si spaccano, tutte le novità

di Redazione web

Sciopero dei benzinai ridotto a un solo giorno. Anche se le sigle sindacali dei distributori di carburante si spaccano. La presidenza nazionale Faib Confesercenti, riunita d'urgenza, a seguito dell'incontro con il ministro Urso, ha valutato e ritenuto positive le aperture presentate e già formalizzate con un emendamento al decreto legge e ha deciso di ridurre a un solo giorno la mobilitazione.

La decisione verrà presentata alla riunione di coordinamento con le altre sigle, fissata per domani mattina, mercoledì 25 gennaio.

Benzinai in sciopero: la decisione presa oggi

«La presidenza nazionale Faib Confesercenti, riunita d'urgenza, a seguito dell'incontro con il ministro Urso - si legge in una nota - ha valutato e ritenuto positive le aperture presentate e già formalizzate con un emendamento al decreto legge».

In particolare, spiega Faib, «ci sembra un risultato importante la significativa riduzione delle sanzioni, la razionalizzazione della cartellonistica sugli impianti, la rapida convocazione di un tavolo di filiera per affrontare gli annosi problemi del settore, a partire dall'illegalità contrattuale e dal taglio dei costi per le transazioni elettroniche». «In segno di apprezzamento del lavoro svolto dal ministro e dai suoi collaboratori, e con l'obiettivo di ridurre il disagio alla cittadinanza, la presidenza Faib ha dunque deciso di ridurre a un solo giorno la mobilitazione. La decisione verrà presentata alla riunione di coordinamento con le altre sigle, fissata per domani mattina, mercoledì 25 gennaio».

Sciopero benzinai: le decisione delle altre sigle

«Troppo poco e troppo tardi per revocare lo sciopero» che quindi «rimane confermato». Così in una nota i presidenti di Fegica e Figisc/Anisa spiegando che «il tentativo in extremis fatto dal ministro Urso, peraltro apprezzato, non riesce ad intervenire con la necessaria concretezza».

«L'annuncio dell'avvio del tavolo volto a ristrutturare la rete distributiva e ridare un piano regolatorio certo va nella direzione giusta e auspicata - scrivono i presidenti della Fegica, Roberto Di Vincenzo, della Figisc Bruno Bearzi e della Anisa Massimo Terzi - Ma le modifiche ipotizzate sul decreto, oltre a non essere sufficienti, sono ormai nelle mani del Parlamento». «Quel che rimane sullo sfondo, sconti o non sconti sulle multe, cartelli o non cartelli da esporre - proseguono - è l'idea di una categoria di lavoratori che speculano sui prezzi dei carburanti.

Il che è falso e inaccettabile. Lo sciopero è quindi confermato. Così come rimane confermata l'intenzione della categoria di dare tutto il proprio contributo al processo di riforma, per ora solo annunciato. Domani alle ore 11 - annunciano - è in programma una assemblea dei gruppi dirigenti delle organizzazioni di categoria, presso la sala Capranichetta di Piazza Montecitorio, aperta a deputati e senatori di tutti i gruppi parlamentari».

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Gennaio 2023, 10:55
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