Caro benzina, distributori in sciopero il 25 e il 26: «Ondata di fango su di noi»

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di Alessandra Severini

Non hanno apprezzato le accuse di speculazione e mancanza di trasparenza. L’ira dei distributori di carburanti contro quella che definiscono «ondata di fango contro onesti lavoratori» si traduce così nell’annuncio di uno sciopero indetto dalle 19 del 24 gennaio alle 07 del 27 gennaio. Questa mattina però a Palazzo Chigi il premier stesso, assieme al ministro delle Imprese Adolfo Urso e al titolare dell’Economia Giancarlo Giorgetti, incontrerà le associazioni di categoria dei gestori delle circa 22mila stazioni di servizio per provare a scongiurare l’agitazione.

«Non c’è nessuna volontà di fare scarica barile - ha detto Meloni difendendo gli obblighi di trasparenza sui prezzi voluti dal governo - la maggior parte dei benzinai si sta comportando con grande responsabilità, a loro tutela serve individuare chi non lo sta facendo». Per ora però i benzinai non intendono fare passi indietro: «Il Governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati», sostengono le associazioni di categoria. Il 25 gennaio i benzinai hanno organizzato anche un presidio sotto Montecitorio.

Il titolare dell’Economia Giorgetti cerca di usare l’arma della ragionevolezza: «Le misure adottate dal precedente Governo che hanno portato alla riduzione delle accise sui carburanti, sono state adottate quando il loro prezzo aveva superato i 2 euro al litro, condizioni di prezzo molto diverse da quelle attuali».

Per questo, sottolinea, «il Governo non ha ritenuto opportuno riproporre le misure di riduzione delle accise ma di dover intervenire con misure normative per migliorare la trasparenza dei prezzi ed evitare speculazioni». All’orizzonte comunque non pare intravedersi un possibile intervento dell’esecutivo sulle accise a meno che i prezzi alla pompa non si impennino vertiginosamente nei prossimi mesi.

«Il Governo – ha detto ancora il ministro - monitorerà attentamente la situazione dei livelli dei prezzi non solo della benzina ma anche quelli di largo consumo, al fine di verificare che il loro andamento sia coerente con quello dell’offerta e quindi determinato da shock esterni o se sia invece determinato da comportamenti speculativi e di scarsa trasparenza degli operatori. Alla luce di tale monitoraggio valuterà ulteriori iniziative da adottare». Ieri il prezzo medio di benzina e diesel in modalità self si aggirava intorno a 1,82- 1,88 al litro, ma le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi sono tornate a salire con il rischio di ripercussioni sul rifornimento alla pompa.


Ultimo aggiornamento: Sabato 14 Gennaio 2023, 15:00
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