«Schiave del pulito»: immigrate costrette a turni massacranti per una misera paga

Obbligate a lavorare fino a 12 ore consecutive per 400 euro al mese

«Schiave del pulito»: immigrate costrette a turni massacranti per una misera paga

Non persone, ma macchine. Venivano trattate così alcune immigrate nigeriane, ospitate in alcuni centri di accoglienza di Palermo e di Castelvetrano dove costrette a lavorare come addette alle pulizie «con turni massacranti, superando regolarmente le 10-12 ore consecutive, per una paga, quando retribuita, pari a 400 euro al mese».

Leggi anche > Elena, volontaria della Protezione Civile, muore schiacciata da un albero: stava partecipando allo spegnimento di un incendio

Immigrate nigeriane, a Palermo scoperti casi di «schiave del pulito»: costrette a turni massacranti per una misera paga

Lo riferisce la polizia di Palermo, secondo cui i cinque sfruttavano le donne, che per i loro servizi venivano pagate poche centinaia di euro al mese.

Le indagini sono scattate dopo alcune segnalazioni su casi di sospetto sfruttamento lavorativo.

Gli agenti della squadra mobile avrebbero accertato che attraverso società operanti nel settore dei servizi di pulizia, riconducibili al consorzio Diadema, le lavoratrici immigrate ospitate nei centri di accoglienza erano occupate per svolgere mansioni di governanti e addette alle pulizie.

Le cosiddette «schiave del pulito», donne cioè a cui veniva chiesto di firmare dei contratti di lavoro, dove tuttavia gli orari indicati erano nettamente inferiori a quelli effettivamente svolti, con turni massacranti a fronte di una misera retribuzione.

Le cinque persone, arrestate e poste ai domiciliari, dovranno rispondere dell'accusa di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento lavorativo, di truffa e di estorsione.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Luglio 2022, 22:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA