La vita in carcere di Schettino tra meditazione, libri e nuovi amici
di Cristiana Mangani
Ma come passa il suo tempo dietro le sbarre? Ecco, lui legge molto e approfondisce tematiche legate alla meditazione e al trascendentale, due vecchie passioni. «Senza la meditazione non avrei resistito chiuso qui dentro», ammette. Divide la detenzione con altri tre criminali comuni, nel reparto G8, detto «il penalino», nella cella numero 81. Qui le porte restano aperte tutto il giorno fino alle 22,30. L'ex capitano ha avuto come primo compagno di stanza l'assassino della giovanissima Sara Di Pietrantonio, la guardia giurata Vincenzo Paduano. Ha incontrato più volte Manuel Winston, il filippino condannato per l'omicidio della contessa Alberica Filo della Torre. «Mi capita spesso di parlarci», ha raccontato. E ha imparato anche chi sia Marcello Dell'Utri, fondatore di Forza Italia. Prima del carcere non ne conosceva l'esistenza, e ora gli capita di condividere qualche momento con l'ex senatore durante l'ora d'aria.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Agosto 2017, 11:27
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