Picchiato a 13 anni da una baby gang perché gay
Michele, suicida a 17 anni per i bulli. Le ultime lettere: "Non ce la faccio più, mi stanno portando via tutto"
"In ogni occasione lo ripetiamo: l'unico antidoto a questa deriva è l'educazione alle differenze - sottolinea Piazzoni -. Tuttavia, dietro al dolore e all'indignazione che tutta la politica esprime a commento di questi fatti, c'è un pezzo di quella stessa politica, trasversale a partiti e a schieramenti, che metodicamente ostacola i progetti che tante associazioni come la nostra portano avanti nelle scuole, rivendicando il diritto delle famiglie di sottrarre i figli da questi percorsi educativi. In questo modo, omotransfobia, sessismo, machismo, razzismo si trasmettono di genitore in figlio, come un fatto inesorabile, anzi perfino legittimo in quanto familiare e tradizionale. Di questa politica, che offre riparo ai violenti, non possiamo che vergognarci".
"Il Comitato Territoriale Arcigay Salerno - aggiunge il presidente locale Francesco Napoli - esprime la vicinanza di tutta la comunità al giovane tredicenne aggredito a Scafati. Il Comitato Arcigay conferma la disponibilità alla famiglia per un supporto legale gratuito e conferma l'intenzione di costituirsi parte civile in un eventuale processo. Sempre più le minoranze sono oggetto di aggressioni e discriminazioni che partono e si alimentano, specie tra le nuove generazioni, attraverso un linguaggio sempre più violento e pregiudizievole. La scuola e tutte le agenzie educative sono chiamate ad uno sforzo comune di contrasto alle discriminazioni e di diffusione di una sana cultura delle relazioni", conclude.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Marzo 2018, 11:06
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