Donna e trans uccise in pochi giorni: doppio omicidio e mistero, si cerca la pistola. Fermato un 32enne

Donna e trans uccise in pochi giorni: doppio omicidio e mistero, si cerca la pistola. Fermato un 32enne

di Domenico Zurlo

Sarzana è sotto choc per la morte in pochi giorni di una donna e di un transessuale: un doppio omicidio che vede modus operandi simili. Le vittime sono Nevila Pjetri, 35 anni, di origini albanesi ma residente a Massa, picchiata e uccisa con due colpi di pistola, e 'Camilla', all'anagrafe Carlo Bertolotti, 43enne trans massacrata di botte e uccisa con altrettanti colpi di pistola. La donna è stata trovata morta domenica, la trans ieri mattina.

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Come scrive l'agenzia ANSA sono attese in queste ore le determinazioni dei Ris dei carabinieri sui bossoli rinvenuti nella macchina di Camilla. Intanto i carabinieri cercano ancora gli effetti personali della 35enne Nevila: cellulare e borsetta sembrano spariti nel nulla, e mancano anche il cellulare e la borsetta di Camilla, ma non i suoi effetti personali e documenti. Gli inquirenti, che stanno cercando l'arma del delitto, cercano di capire se i due omicidi siano in qualche modo collegati e portati a termine dalla stessa persona, dati i modus operandi simili.

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L'arma potrebbe essere una pistola, forse una semiautomatica che avrebbe potuto camerare il calibro 22. Per l'omicidio di Nevila è indagato Daniele Bedini, 32 anni, figlio di un falegname di Carrara, che è stato formalmente sottoposto a fermo perché indiziato di delitto: su di lui, scrivono gli inquirenti, «sono stati raccolti numerosi gravi indizi». Una pistola è sparita proprio dalla casa del padre di Bedini: l'uomo ne aveva denunciato il furto proprio sabato 4 giugno. 

Bedini tamite il suo avvocato Rinaldo Reboa dice però di essere «estraneo ai fatti». «L'unico elemento che ha portato gli inquirenti a fermare il mio assistito - ha detto il legale - è la denuncia del furto della pistola di proprietà del padre, formalizzata qualche giorno prima degli omicidi.

Il padre del mio assistito - spiega - aveva denunciato il furto dell'arma regolarmente detenuta che non è stata ancora ritrovata e che al momento è soltanto compatibile con i proiettili trovati accanto ai cadaveri. E poiché il mio assistito è un pregiudicato, hanno chiuso il cerchio attorno a lui».

Le indagini dei carabinieri di La Spezia sono partite dalle testimonianze raccolte la notte del ritrovamento del corpo della ragazza albanese: qualcuno ha raccontato ai militari di aver visto Nevila salire su una macchina bianca, vicino a un distributore di benzina. Subito sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona: 48 ore dopo il primo omicidio gli inquirenti sono arrivati a Bedini, formalmente indagato per l'omicidio di Nevila Pjetri. Ma Camilla invece chi l'ha uccisa?


Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Giugno 2022, 15:10
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