Sara Tommasi, a processo un agente: approfittava dei suoi "disturbi" per fare sesso con lei

Sara Tommasi, a processo un agente: approfittava dei suoi "disturbi" per fare sesso con lei
Avrebbe approfittato delle condizioni di «inferiorità psichica» della showgirl Sara Tommasi, causate da un disturbo della personalità e da psicosi dovute all'assunzione di cocaina, per indurla ad avere rapporti sessuali con lui, costringendola anche con minacce e percosse. Con l'accusa di violenza sessuale, ma anche per altri 6 capi di imputazione, tra cui cessione di droga e un'estorsione da 20 mila euro, Fabrizio Chinaglia, agente nel mondo dello spettacolo, è a processo davanti alla quinta sezione del Tribunale di Milano.

Nel procedimento, che è alle battute iniziali e riprenderà il prossimo 16 gennaio davanti ai giudici Zamagni-Secchi-Santangelo, Sara Tommasi, assistita dal legale Marco De Giorgio, è parte civile. Stando alle imputazioni, l'uomo avrebbe abusato della showgirl facendole assumere cocaina nel 2013 e facendole anche intendere che aveva amicizie nella «malavita». Sempre quattro anni fa, in un'altra inchiesta della Procura di Salerno, due uomini erano stati arrestati per violenze sessuali su Sara Tommasi.

Nel 2012 Sara Tommasi, laureata in Economia alla Bocconi ma in passato anche 'naufragà del programma 'L'Isola dei famosì, partecipò anche ad un film pornografico. Stando all'inchiesta dei magistrati di Salerno, però, quando recitò nella pellicola hard, in realtà, era stata drogata e indotta a prendere parte a quelle scene da due uomini che avevano approfittato del suo stato di instabilità psicologica e che sono stati arrestati.

L'indagine milanese, del tutto autonoma da quella della Procura di Salerno e nata da una denuncia della stessa Tommasi (il fascicolo è passato dal pm David Monti alla collega Ilaria Perinu), avrebbe accertato, invece, che tra l'agosto e il settembre del 2013 Chinaglia (a suo carico non è stata disposta alcuna misura cautelare) avrebbe ceduto cocaina alla giovane prima in un hotel a Milano e poi in un ostello. Per costringerla ad assumere la sostanza l'uomo l'avrebbe anche colpita alla testa (da qui l'accusa di violenza privata). E avrebbe poi approfittato delle psicosi a lei causate dalla droga e del suo disturbo 'borderlinè della personalità per costringerla a fare sesso, anche picchiandola e facendole presente che aveva una pistola e che conosceva dei malavitosi.

Inoltre, sempre stando alle imputazioni, dicendole frasi come 'Ti strozzò, 'Ti sfigurò, 'Ti sparò, l'uomo si sarebbe anche fatto consegnare da lei un assegno di 20mila euro. Da qui l'accusa di estorsione a cui è legata anche un'altra imputazione per tentata estorsione. In un'altra occasione, poi, sarebbe anche riuscito ad estorcerle altri 30mila euro. Chinaglia, infine, è imputato anche per furto perché avrebbe sottratto alla showgirl il telefonino per poi distruggerlo probabilmente, secondo le indagini, per cancellare alcuni video o messaggi. Oggi i giudici hanno conferito l'incarico ad un perito per trascrivere alcune intercettazioni agli atti. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Settembre 2017, 17:48
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