Sara, morta a 19 anni: pena dimezzata per il maghrebino, era imputato per spaccio e omicidio

Sara, morta a 19 anni: pena dimezzata per il maghrebino, era imputato per spaccio e omicidio
Sara Smahi morì a 19 anni di overdose e il suo cadavere fu ritrovato in una villa in provincia di Arezzo, a Marciano della Chiana, nel marzo 2017: oggi nel processo per la sua morte il maghrebino Jbeil Moez, imputato per spaccio e omicidio colposo, ha avuto uno sconto di pena in appello, da 8 anni a 4 anni e 4 mesi. In appello i giudici hanno mantenuto due anni per morte in conseguenza di altro reato, mentre hanno portato la condanna per spaccio da quattro a due anni e quattro mesi.

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Sara abitava da tempo a Sansepolcro (Arezzo) ed era originaria del Marocco. Le indagini ricostruirono che Sara era nella villetta insieme ad altre persone, di sicuro il fidanzato, che ancora oggi risulta irreperibile, e lo stesso Jbeil Moez. L'abitazione era stata presa dal gruppetto in affitto in località Cesa. I due ragazzi avevano portato cocaina ed eroina e durante la serata furono bevuti anche alcolici. La ragazza fu poi trovata morta qualche giorno dopo nel casolare dalla proprietaria.


Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Giugno 2019, 21:05
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