Mamma scomparsa a Padova. «Samira uccisa in casa»: trovato l'oggetto che può provare il delitto Video
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di Francesco Campi e Lino Lava
PADOVA - Samira è stata uccisa. E il suo assassino ha avuto 24 ore di tempo per pulire le tracce dell’omicidio e disfarsi del cadavere. Samira El Attar, quarantatreenne, madre di una bimba di quattro, sarebbe stata uccisa dal marito nella loro abitazione di Stanghella. Il movente? La gelosia. Il pubblico ministero Francesco D’Abrosca, della Procura di Rovigo, ha iscritto nel registro degli indagati, Mohamed Barbri, quarant’anni, bracciante agricolo. Le accuse sono di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Adesso le indagini hanno imboccato una pista ben precisa. LA PISTA Gli inquirenti hanno abbandonato il luogo non lontano da casa, sulla Statale 16, dove il marito sostiene di aver ritrovato la scarpa di Samira e un portachiavi con il nome di lei scritto in arabo. L’altro giorno si è aggiunto anche un braccialettino. Questi oggetti compaiono dopo due mesi dalla scomparsa della donna in un fossato della statale e a ritrovarli è proprio il marito. Per gli investigatori è un tentativo di depistare le indagini. Il pubblico ministero D’Ambrosca e i carabinieri non credono al marocchino. Hanno trovato qualcosa di importante. Pare che abbiano in mano l’oggetto che proverebbe il delitto. Un oggetto trovato nell’abitazione.