Saman Abbas, lo zio dal carcere: «Non l'ho uccisa io»

Danish Hasnain, lo zio della 18enne pakistana uccisa il 30 aprile 2021, ricostruisce la sua versione dei fatti a pochi giorni dall'inizio del processo

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di Niccolò Dainelli

Danish Hasnain, lo zio di Saman Abbas, lo scorso 18 novembre ha rivelato agli inquirenti dove scavare per trovare il cadavere della 18enne pakistana scomparsa nel 2021. E adesso ha dichiarato di non aver ucciso lui la nipote, ma di aver solo accompagnato i due cugini della giovane di Novellara, Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz, a seppellirne il corpo.

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La ricostruzione dello zio

 

Saman Abbas è scomparsa dal 30 aprile 2021 e il suo caso si appresta a essere discusso in aula in un processo che prenderà il via il 10 febbraio, senza la presenza del padre della giovane, Shabbar Abbas, catturato in Pakistan lo scorso novembre ma per il quale si sono susseguiti otto rinvii per l'udienza di estradizione e la madre, Nazia Shaeen è ancora latitante. E mentre la data dell'inizio del processo si avvicina, spunta la ricostruzione dello zio di Saman Abbas della sera di quel 30 aprile quando si consumò l'omicidio della giovane. 

«Non l'ho uccisa»

Due giorni prima della rivelazione di dove si trovasse il corpo di Saman, Danish aveva chiesto di parlare con la polizia penitenziaria del carcere di Reggio Emilia: «Voglio dirvi che io non ho ucciso Saman e per questo io non voglio avere una condanna per colui che ha ucciso Saman». Secondo le indagini dei carabinieri e della Procura di Reggio Emilia, lo zio è considerato in realtà l'esecutore materiale del delitto, ma la sua versione getta dubbi sulle indagini. 

 

Il 30 aprile 2021

Secondo quanto dichiarato dall'uomo, la sera del 30 aprile 2021, Danish Hasnain è stato chiamato da Shabbar, il padre di Saman, ma non ha risposto. Poi, ha dichiarato di essere stato raggiunto mentre dormiva dai cugini e di averli seguiti verso la casa degli Abbas. Avrebbe visto in terra, tra le serre, il corpo senza vita della ragazza e ha aggiunto che i cugini avrebbero incolpato la madre di Saman, Nazia Shaheen, anche se secondo lui non era andata veramente così.

Quindi i tre avrebbero portato il corpo nel casolare diroccato in Strada Reatino, dove c'era una pala già pronta per scavare. Il 18 novembre, insieme agli investigatori, ha quindi ricostruito il percorso fatto quella notte. 


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Marzo 2023, 02:15
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