Saman Abbas, colpo di scena sulla ragazza scomparsa. Il padre: «Spiego tutto», un cugino arrestato in Francia

Saman, colpo di scena sulla ragazza scomparsa. Il padre: «Spiego tutto», un cugino arrestato in Francia

Saman Abbas ha 18 anni, la sua famiglia è di origine pachistana e per lei aveva programmato un matrimonio in patria al quale la ragazza si è opposta. Da un mese risulta scomparsa: di lei non si hanno notizie così come risulta irrintracciabile la famiglia, tornata in Pakistan a inizio maggio senza che nessuno sapesse nulla, neanche il datore di lavoro dell'azienda agricola in cui è impiegata. 

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Il colpo di scena è arrivato con una telefonata dal Pakistan. A parlare, in una dichiarazione rilasciata al "Resto del Carlino", è Shabbar Abbas, il padre di Saman: «Mia figlia Saman è viva, l'ho sentita l'altro ieri». L'uomo dice di sapere anche dove si trovi la ragazza: «È in Belgio e sta bene. Il 10 giugno torno in Italia e spiego tutto ai carabinieri». Shabbar Abbas ha poi negato che la figlia abbia un cellulare con sé. «L'ho sentita su Instgram - se volete provo a dirle di chamarvi, ma non so... Anche lei è preoccupata, quando l'ho sentita pure lei aveva visto le notizie su Facebook. E le ho detto di tornare in Italia per raccontare tutto. Lei era già andata in Belgio un'altra volta, l'anno scorso. Non so se torna». Saman, in effetti, si era rifugiata in Belgio già una volta, nel 2020, sempre per sfuggire al matrimonio combinato. «Non è un mio parente quello che la ospita - ha detto ancora il padre, senza fornire altri dettagli, né un contatto diretto con Saman - È un ragazzo che sta a Bruxelles».

Saman Abbas, la ragazza scomparsa in una foto scattata in comunità protetta

Un cugino arrestato in Francia

 

Intanto Ikram Ijaz, cugino di Saman Abbas, è stato arrestato ieri a Nimes dalla polizia francese, dopo che era stato identificato e che su di lui era stato spiccato un mandato di arresto europeo. È stato fermato mentre, a bordo di un autobus, stava cercando di raggiungere la Francia.

Domani saranno avviate le procedure per l'estradizione, ma gli inquirenti reggiani non escludono una trasferta in Francia per sentirlo immediatamente.I carabinieri, che conducono le indagini, hanno scoperto che il giovane pakistano, individuato insieme ai familiari nei video di sorveglianza che hanno innescato l'ipotesi di un omicidio, era in Francia. Con la collaborazione del servizio di cooperazione internazionale della polizia criminale (Scip), il giovane è stato individuato e bloccato a Nimes, nel sud della Francia, il 21 maggio, su un autobus di linea partito da Parigi e diretto a Barcellona, probabilmente per raggiungere alcuni parenti in Spagna. Non essendo in regola con i documenti di soggiorno, è stato trattenuto in un centro di identificazione. Nel frattempo le indagini hanno stretto il cerchio anche su di lui ed è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere perché ritenuto responsabile, in concorso, dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere della ragazza. Tre degli altri quattro indagati (i genitori e lo zio della ragazza) sono in Pakistan, mentre l'altro cugino è ancora irreperibile. Dalle sue parole gli inquirenti si augurano di far luce su qualcuno dei tanti punti oscuri che caratterizzano questa storia.

Della diciottenne di origine pachistana residente nella Bassa Reggiana non si hanno più notizie da un mese, la procura di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo per omicidio e insieme al padre di Saman risultano indagati la madre, uno zio e due cugini. In particolare, è stato un video girato dalle telecamere di sorveglianza in cui la famiglia lavora a far sorgere il sospetto: nelle immagini i cugini vengono ripresi la sera precedente l'ultimo avvistamento della ragazza mentre escono da un capannone con attrezzi da lavoro utilizzati verosimilmente per preparare una buca nella zona dell'azienda agricola dove lavoravano i familiari di Saman.


Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Giugno 2021, 13:22
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